IL
“SALUTO ROSSO” DEI MAOISTI INDIANI AI COMPAGNI RIVOLUZIONARI
CADUTI NELLA LOTTA.
Avanzare
con risoluta determinazione nel sentiero della guerra popolare per
realizzare gli scopi dei nostri grandi martiri!
Comprendiamo
e schiacciamo la politica dell’inganno del nemico e salvaguardiamo
la direzione e le nostre forze soggettive!
Rafforziamo
il Partito e avanziamo nella guerra popolare!
Appello
del CC del PCI (Maoista) al Partito, ai comandi e ai combattenti
dell’Esercito Popolare-EPGL e alle masse rivoluzionarie a celebrare
con spirito rivoluzionario una “Settimana della Memoria dei
Martiri” dal 28 luglio al 3 agosto 2012.
Cari
compagni,
nella
lotta fino all’estremo sacrificio per la vittoria della Rivoluzione
di Nuova Democrazia in India lungo la via della guerra popolare di
lunga durata mostrataci dai fondatori del nostro partito, dai nostri
grandi dirigenti e martiri, Compagno Charu Mazumdar e Compagno Kanhai
Chatterji, per la instaurazione del socialismo fino al comunismo, più
di 150 degne figlie e figli del proletariato e masse hanno dato le
loro vite inestimabili. Molti di loro hanno perso la vita in falsi
scontri armati, assassinati dalle forze armate governative. Il
Comitato Centrale del nostro Partito rende il suo umile e rosso
omaggio a tutti i nostri amati martiri e si dedica ancora una volta
al conseguimento dei loro obiettivi. Il CC chiama il Partito, l’EPGL,
i Comitati Popolari Rivoluzionari (CRP), le organizzazioni di massa e
le masse rivoluzionarie a celebrare con spirito rivoluzionario la
Settimana della Memoria dei Martiri, per i nostri amati martiri, dal
28 Luglio al 3 Agosto 2012, per tenere alto il loro sacrificio e
ribadire il nostro impegno a realizzare i loro obiettivi. Celebriamo
queste giornate di memoria rivoluzionaria per rendere omaggio ai
martiri mentre abbiamo ancora vivo il loro ricordo, per impegnarci
ancora alla realizzazione dei loro sogni e avanzare per raggiungere
le nostre mete, riempiendo i nostri cuori del loro esempio. Giorni,
allo stesso tempo, pieni di dolore smisurato, di esempio immortale e
responsabilità imprescindibili.
Superiamo
ogni tipo di difficoltà e ostacoli creati dalle classi nemiche per
impedirci di celebrare la Settimana della Memoria dei Martiri come
un’occasione rivoluzionaria per imparare dalle loro vite e dalla
loro pratica ispiratrici e dedicarci a portare i loro alti scopi,
superando anche il nostro dolore. Teniamo alta la bandiera rossa che
ci hanno lasciato questi valorosi combattenti che hanno dato la vita
in battaglia, puntiamo i nostri fucili contro i nemici e avanziamo
con la massima determinazione nella oppressiva per le masse. I nostri
amati martiri hanno dato la vita combattendo valorosamente contro di
essa. La maggior parte di loro ha perso la vita difendendo le
conquiste della guerra popolare, del popolo, del partito e
dell'esercito popolare, difendendo ed espandendo le nuove emergenti
zone di guerriglia e sostenendo gli organi del nuovo potere
democratico nelle zone di guerriglia e nelle basi guerrigliere. Hanno
combattuto valorosamente il nemico e dato la vita, aggiungendo nuovi
capitoli alla storia della guerra popolare. Alcuni compagni sono
morti per incidenti e malattie, caduti principalmente per la mancanza
di assistenza medica per la repressione del nemico. Altri sono morti
a causa della torture per mano del nemico e in carcere. Comunque
siano morti, l’esempio, la pratica disinteressata e il sacrificio
di tutti questi martiri hanno lo scopo di liberare il popolo del
nostro paese e le masse oppresse del mondo da ogni tipo di
sfruttamento e oppressione. Ecco perché il loro martirio è più
alto dell'Himalaya e merita di essere ricordato.
Quest'anno
la Settimana della Memoria dei Martiri ci
reca il doloreinsopportabile e
supremo di un grande
martire, dirigente della rivoluzione indiana, comandante
della guerra
popolare, membro delnostro Politburo e amato
dirigente delle masse
oppresse, il compagnoMallojula Koteswara Rao, alias Kishenji, assassinato
in un
falsoscontro il 24
Novembre 2011, caduto
nella trappola tesagli dai servizi segreti e dai governi dello
Stato centrale e del
Bengala. Questo
barbaro assassinio da
parte della cricca guerra
popolare!
Le
classi dominanti reazionarie indiane, col massimo sostegno, guida e
aiuti di ogni tipo degli imperialisti, in particolare gli
imperialisti USA, stanno portando avanti in tutto il paese e su più
fronti l'Operazione Green Hunt, che nella sua seconda fase sta
diventando sempre più mortale, terribile
e Sonia-Manmohan-ChidambaramPranab Mukherji-Jairam Ramesh, cricca fascista della classedominante,
in combutta col primo
ministro del
Bengala OccidentaleMamta Banerji, ha
causato una
perdita immensa per
il movimentorivoluzionario indiano.
Il
compagno Koteswarlu era nato nel 1954 da una famiglia piccolo
borghese della città di Peddapally, distretto di Karimnagar, in
Andhra Pradesh. Nei suoi 38 anni di vita rivoluzionaria crebbe da
semplice organizzatore a membro del Politburo e si conquistò un
posto permanente nel cuore delle masse, come dirigente molto
popolare. Sviluppò la sue attività rivoluzionarie in Andhra
Pradesh, Dandakaranya, Bengala e altri Stati indiani del Nord. Come
membro fondamentale dei comitati di Partito superiori (statale e
centrale) che prendono le decisioni che possono trasformare e far
avanzare il movimento, assunse responsabilità importanti e svolse un
grande ruolo. Era creativo e pieno di impegno rivoluzionario. Ebbe un
ruolo esemplare nell’assumere con fermezza la linea del partito e
nel condurre la lotta tra le due linee nel partito contro
l'opportunismo che rialzava la testa nel partito, e nel rafforzare il
partito impartendo educazione ideologica e politica attraverso il
marxismo-leninismo-maoismo. Ebbe un ruolo eccezionale e di grande
ispirazione nello sviluppo delle zone di guerriglia del Nord
Telangana e Dandakaranya, nella prospettiva di svilupparle in basi
d’appoggio; nella costruzione dell'esercito popolare;
nell’estensione e sviluppo del movimento rivoluzionario nel Nord e
nell'Est dell'India; nella costruzione del potere di nuova democrazia
che emergeva in forma embrionale, sviluppando e rafforzando il
partito nel mantenere rapporti di solidarietà con le organizzazioni
rivoluzionarie estere; nello scatenare l'onda della rivolta popolare
del Lalgarh.
Da
dirigente di partito, lavorava giorno e notte per sviluppare la
guerra popolare in tutti i settori in cui ha operato. Dedicò
particolare attenzione alla propaganda rivoluzionaria e alla
pubblicazione di scritti rivoluzionari e riviste per incoraggiare il
popolo indiano ad aderire alla pratica rivoluzionaria, insegnandogli
la politica rivoluzionaria. Dedicò la sua penna alla liberazione
delle masse oppresse, scrivendo articoli, poesie e traduzioni. Il
livello senza precedenti delle reazioni delle masse, dei partiti e
intellettuali rivoluzionari, di vari settori di popolo che dalle
diverse parti del nostro paese e a livello internazionale hanno
duramente condannato il complotto attraverso cui le classi dominanti
indiane lo hanno assassinato, e che gli hanno reso omaggio, lo
definiscono come un grande dirigente. L'odio del nostro partito,
dell’EPGL e delle masse rivoluzionarie contro le classi dominanti
che hanno assassinato il nostro amato dirigente, lo hanno torturato
nel modo più disumano e crudele, si è moltiplicato. Se per il
movimento rivoluzionario indiano la sua perdita è irrimediabile, il
movimento, il partito e l’EPGL, cresciuto grazie al sacrificio di
migliaia di nostri martiri, compreso il compagno Kishenji, le
inestimabili esperienze che ci hanno lasciato e gli ideali che hanno
affermato sono garanzia del fatto che molti altri dirigenti come il
compagno Kishenji si faranno avanti. Teniamo alte le idee e i valori
affermati dal compagno Kishenji nella sua vita, nella lunga pratica
rivoluzionaria e anche nella sua morte. Rendiamole ad ogni passo
parte della nostra pratica e avanziamo.
Nell’ultimo
anno abbiamo perso
due dirigenti
di livello
centrale, uno in Dandakaranya e l'altro
in Nord Telangana e
un compagno dirigente
di Comitato Regionale in
Asom. Il compagno Harak (Srikanth), delComitato
Speciale di Zona (CSZ) del Dandakaranya Committee è
morto all'età di
48 anni il
26 febbraio 2012,
per una grave malattia
cardiaca. Il compagno Gundeti Sankar (Seshanna)
della CSZ del NordTelangana è
morto improvvisamente a 47 anni per il morso di un serpente il
18 marzo 2012. Il compagno Srikanth aveva
militato nelpartito Bandiera
Rossa e
nel 1993 si unì al nostro partito. Ha operato nelle aree
urbane e
nella pianura di Chhattisgarh, tra
i lavoratori, i giovani, gli studenti, e
nel settore culturale. Dal
1998 ha
lavoratonella divisione Gadchiroli del DK e
nel 2005 è stato eletto nel CSZ
delDK. Ha
diretto il movimento della divisione Gadchiroli fino
alla fine, diventando un dirigente amato dalla
gente del posto. Nonostante i malanni dovuti alla grave
malattia cardiaca,
era sempre
sorridente e
l’allegria che
diffondeva conquistava l'amore dei
quadri. Era redattore della
rivista Prabhat (organo politico di zona DK) e
diede il suo contribuito al
lavoro della rivista
e di propaganda. La
morteprematura del compagno Seshanna, a
causa del morso di serpente,mentre
stava lavorando instancabilmente per
rilanciare il
movimentodel Nord Telangana è
una grave perdita per il
partito e in
particolareper il movimento del NT. Seshanna aveva
30 anni
di esperienza nel
movimento ed era
cresciuto da compagno di cellula a dirigente di
livello statale. Era
un combattente coraggioso
che non
ha mai abbandonato il popolo, neppure sotto il fuoco
delle campagnerepressive del
nemico. E' stato autore di molti scritti letterari,soprattutto
sui martiri. Ha
lavorato nelle sfere politica, militare e di propaganda e
ha diretto quadri e
le masse. Nonostante questa sia unagrave perdita per
il movimento del NT la
storia ha dimostrato chequesta
terra di lotte può
dare alla luce tanti dirigenti
come Seshanna.
Quasi
30 compagni sono
caduti martiri in combattimenti con
forzenemiche nelle Zone Speciali
di Bihar, Jharkhand, Nord Chhattisgarh.Alcuni
compagni sono
caduti per mano delle bande armatecontro-rivoluzionarie come
la PLFI e la Jan Jharkhand Mukti Parishad.Come
in altre
aree di movimento
rivoluzionario, anche in
queste zone
speciali le
classi dominanti
indiane stanno
intensificando l'offensiva
militare in forme
senza precedenti, realizzando anche riforme eaccentuando la
guerra psicologica,
per intensificare i loro sforzi per spianare la strada alla
razzia delle immense risorse minerarie,forestali e idriche
del suolo. Anche il reazionario “Piano
d'azioneSaranda” è parte
di ciò. Gli adivasi e
le altre masse oppresse stanno
avanzando lungo
la via rivoluzionaria sotto
la guida del
Partito edell’EPGL, combattendo valorosamente le
campagne repressive del
governo.
Tutti i
compagni caduti
martiri
in BJ, come i compagni YogendraOraon, Pancham Paswan, Gulach Munda, Bhagabat Marandi,
SriKrishna Mahato, Tapeswar Ganju, Anil Ram e
altri hanno dato la vitain combattimento contro il nemico per
difendere le ricchezze naturali
che appartengono
di diritto solo al popolo e per
difendere il potere politico popolare
che lì sta nascendo.
La
repressione si
è intensificata negli
stati di Bengala, Orissa e
di tutto il Nord-Est, campo d’azione dell’East
Regional Bureau del
nostro partito. Nel Bengala, oltre all’assassinio del
compagno Kishenji,
altritre compagni sono
stati uccisi in
falsi scontri in Lalgarh. In Asom,dove
la diffusione del movimento
rivoluzionario si
sta rafforzando, esercito, paramilitari e
polizia nel
maggio 2012 hanno inscenato unfalso scontro e ucciso
a sangue freddo quattro nostri
compagni. P.Chidambaram che
strillava contro l'espansione del movimento
maoistain Asom e
dintorni, ha così placato la sua sete di sangue. Uno
deicompagni martiri è
il compagno Siddharth Burgohain,
dirigente del comitato di Asom. Gli
altri tre sono
i compagni Rajiv Gogoi, ArupChetia e Kamla Gogoi. In
precedenza, il compagno Pavel,comandante, era
caduto martire in Asom durante
un'azione militare.Queste
perdite sono
per noi gravi per
l’importanza strategica dei
movimenti delle
nazionalità oppresse e
del movimento rivoluzionario
del Nord-Est, per
il movimento rivoluzionario non
solo indiano ma
di tutto il Sud Asia. Tuttavia, non
c'è dubbio che
altri dirigenti cresceranno dai popoli del Nord-Est che giorno
dopo giorno si
mobilitano sempre
più largamente
per i loro diritti, contro le grandi dighe e le
deportazioni, all’interno delle loro rivendicazioni
per la liberazione nazionale.
Nel
gennaio 2012, in uno
scontro con
la polizia, è caduto il compagnoMitu (ACM),
del Comitato Organizzativo
di area dello Stato di Orissa.Il compagno Ungal,
della Compagnia Centrale Regionale, è
cadutomartire nell’esplosione accidentale di
una mina il 4 gennaio 2012
e il
compagno Ravi è
caduto per malattia nel
dicembre del 2011 mentre
la sua compagnia stava andando nello stato di Orissa per
realizzarvi delle azioni
militari.
In Dandakaranya,
il comandante del LGS Kangerghati, compagnoMahesh è morto
da eroe durante un’imboscata
contro le forze nemiche l’11
Ottobre 2011 nei
pressi di Netanar. Il
16
agosto 2011, icompagni Badru, Gopi, Akash e Ramsai hanno valorosamente resistitoalle
forze di polizia che
li avevano circondati e sono caduti martiri dopo aver ucciso
un nemico. La
polizia ha
selvaggiamente bombardato con fitto lancio di granate la
casa in cui si trovavano e, infine, l’haincendiata.
I
compagni Paklu e Mangli sono
caduti mentre combattevanocoraggiosamente contro il nemico in
un’imboscata tesa dall’EPGL vicino Bhejji il
26 marzo 2012. Il comandante della
squadra d’azionedel West Bastar, compagno Pramod è
caduto per mano di una guardia
del corpo nell’attentato
per eliminare il nemico del popolo RajkumarTamo.
Il
compagno Mangu Paddam (Sukku),
del DVC che
lavorava per
l'espansione del
movimento rivoluzionario nell’India
centrale nellazona di
frontiera tra gli stati di Chhattisgarh e Odissa è
caduto martire in uno scontro con le forze
nemiche nel
distretto di Raigarhdel
Chhattisgarh, il 27 gennaio 2012. Aveva
combattuto a lungonell’area del Nord Bastar del DK e nell’EPGL e
dalla metà del
2010 operava nella zona di
espansione. È questa
una grande
perdita per
il movimento dell'area
di espansione.
Nel
Nord Telangana,
i compagni Sukkal (ACM)
e Somal (Militia) sono
stati uccisi in un
falso scontro a
Charla, distretto
di Khammam. Il
compagno Sutari Papa Rao (comandante
LGS) è
caduto in combattimento a Sayannapalli, distretto di Khammam.
Nell’ultimo
anno abbiamo perso anche alcune compagne di valore. La compagna
Svarupa (Sunita) da 28 anni al servizio dell’apparato nel comitato
dello stato dell’AP e CC e in DK negli ultimi anni, è morta per un
cancro al seno nel marzo 2012. Una militante clandestina,
disinteressata, che ha servito il popolo, ha protetto i più alti
dirigenti del partito come la pupilla dei suoi occhi durante la sua
lunga militanza nell’apparato. In tutta la sua vita rivoluzionaria
affrontò diversi problemi come la malattia, la perdita dei suoi
compagni di vita, il patriarcato, la solitudine, ecc., ma li superò
grazie all’esempio dei martiri e allo spirito bolscevico di mettere
in pratica l’ideale. Il 20 agosto 2011, la compagna Ramko Hichami
(Ranita) è stata circondata dalle forze nemiche nel villaggio di
Makadchuvva, distretto Gadchiroli di DK, ma non ha esitato un secondo
e con grande coraggio col suo fucile 303 ha eliminato tre commandos
CoBRA/C-60 e ferito altri quattro paramilitari, prima di morire da
eroina. Un battaglione le ha tirato contro migliaia di proiettili,
decine di bombe a mano e colpi di mortaio, che lei ha affrontato con
grande determinazione bloccando per ore il nemico sulle sue posizioni
e infliggendogli gravi perdite. La compagna Ranita era la presidente
dell'Area Chadgaon Janatana Sarkar, una combattente coraggiosa e
figlia amata delle masse oppresse che ha scritto una pagina di
coraggio e il suo nome in lettere rosse nella storia della guerra
popolare e della nascita della società di Nuova Democrazia. Il
31.5.2012 le compagne Sameera, Ameela e Aruna sono cadute in
combattimento contro forze nemiche nell’area di Mainpur al confine
tra Chhattisgarh e Orissa. La compagna Sameera era nata nel distretto
di Nalgonda, in AP. Militava nel plotone di protezione del comitato
di Stato AP ed è stata una valorosa combattente che per anni ha
messo a rischio la sua vita per difendere la direzione del partito.
Dal 2009 ha preso parte al movimento DK e ha lavorato tra le donne
nell’East Bastar. In seguito ha lavorato nell’area LOS di Gobra,
nella divisione Mainpur, diventando segretaria di AC e conquistando
un posto nel cuore delle masse oppresse come una delle dirigenti più
amate. La compagna Aruna era nata in DK ed ebbe lì la formazione di
rivoluzionaria. Era un’importante ACM che aveva conquistato la
fiducia del partito e del popolo del Mainpur. La compagna Ameela era
una grande artista culturale, anche quando era molto impegnata in DK
come attivista del ACM. La divisione Manipur sta giocando un ruolo
cruciale nell’espansione del movimento rivoluzionario nell’India
centrale, fronteggiando perdite irreparabili come questa. Questi
affidabili e amate giovani donne martiri per il partito e il popolo
continueranno a vivere per sempre nei nostri ricordi. I loro nomi
sono scritti in lettere rosse. La compagna Sombari della divisione
Darbha è morta in modo straziante, per le ustioni, durante un'azione
militare. A questa giovane donna combattente è stato reso grande
omaggio da parte del popolo e dei suoi compagni, combattenti
dell’EPGL.
Il
compagno BSA Satyanarayana è stato un leader del movimento della
classe operaia, direttore del giornale operaio “Sramajeevi”,
dirigente e avvocato del popolo e lavorava instancabilmente per la
liberazione dei prigionieri politici. È morto il 22 giugno 2012. I
suoi quasi quarant’anni di pratica rivoluzionaria al servizio dei
diritti dei lavoratori, dei diritti civili e dei prigionieri politici
hanno un valore inestimabile e sono un esempio da emulare per tutti
quelli che si schierano dalla parte degli oppressi. Il nostro CC
rende umile e rosso omaggio alla sua grande memoria.
Nell’ultimo
anno si sono verificati diversi episodi di persone comuni, attivisti
di organizzazioni di massa e degli organi di governo popolare
rivoluzionario morti sotto il fuoco della polizia, per torture mentre
erano in custodia o morti in falsi scontri dopo essere stati
sequestrati dalle loro case e assassinati a sangue freddo. In
particolare, in una sparatoria forsennata che ha ricordato il
massacro di Jallianwalah, nella zona di Basaguda, distretto di
Bijapur in DK il 28.6.2012 le famigerate forze COBRA e la polizia
hanno circondato la folla da ogni lato e ucciso 17 persone inermi tra
cui donne, bambini e ragazzi delle scuole dei villaggi di Sarkinguda,
Penta Raju e Kothaguda. Altre decine di loro sono stati feriti. Due
altri abitanti del vicino villaggio di Imlipenta sono stati uccisi,
portando il totale a 19. Sarà ricordato come un altro esempio della
natura sempre più fascista e della ferocia del nemico. I compagni
Sodi Nani (vice comandante di plotone della milizia), Venjam kelu
(membro della milizia), del villaggio di Madkami Maasa del Chikpal in
Sud Bastar, Podiyami Maasa, l’anziano attivista delle
organizzazioni di massa, compagno Yadav Negi del villaggio Innar
nell’Est Bastar e alcune altre persone sono state assassinati in
falsi scontri o in posti di blocco della polizia in varie zone del
DK. Come parte della Operazione Haka condotta da circa 3000 tra
paramilitari e polizia nella area di Maad, Dunga Dhurva del villaggio
di Toke è stato picchiato a morte. Akali Devi e suo figlio sono
stati uccisi dal fuoco di un mercenario nel villaggio di Tirra,
distretto di Gumla, in Jharkhand.
Compagni,
la
crescente intensificazione della crisi economica imperialista sta
colpendo profondamente anche l'economia
indiana. Per uscire dallaloro crisi gli
imperialisti, in particolare gli imperialisti americani, e le
classi compradore al
potere nei paesi semi-coloniali e semi-feudalicercano di
schiacciare senza
pietà qualsiasi tipo di
forza che
si riveli essere un ostacolo ai
loro investimenti, alla
razzia delle risorse e
dei mercati. L'occupazione dell'Iraq e
dell'Afghanistan, l’intervento diretto in
Libia e
i continui interventi in Pakistan e
Siria, le minacceverso l'Iran e
la Corea del Nord, il lancio nelle Filippine e
in l'Indiadelle più reazionarie operazioni
estese a tutto il paese e su più fronti, come la
Operazione Oplan Bayanihan e
l'Operazione Green Hunt, rispettivamente in Filippine e in India, per
sopprimere ferocemente
i movimenti rivoluzionari, sono
tutti finalizzati a
realizzare i lorointeressi economici e politici. Stati del centro,
orientali e
del Nord-Est dell’India, ricchi di immense risorse
minerarie, forestali e
idriche, sono in particolare presi di mira. Nel
tentativo di sopprimerebrutalmente ogni
tipo di forza
rivoluzionaria, democratica epatriottica che si
opponga alla
rapina indiscriminata delle risorse di tutto il paese,
allo sfruttamento e all’oppressione, le
classi dominanti portano avanti una
massiccia offensiva militare mirata contro il
nostro partito che
sta armando il
popolo, contro l’EPGL e contro gli organi del nuovo potere popolare
rivoluzionario.
Anche
se in questa
offensiva abbiamo subito
gravi perdite in
termini di dirigenti
e forza
soggettiva, nelle nostre aree di
forza il movimento rivoluzionario si
mantiene e sfida il
nemico, provocando perdite alle
forze nemiche nel
corso di diverse campagne di contro-offensivatattica.
Il movimento
rivoluzionario si
sta estendendo in nuove aree e in
alcune zone cresce all’interno delle zone di
guerriglia. Ci stiamo impegnando duramente
per Bolscevizzare il
partito. Inoltre,
in particolare, il nostro partito sta
denunciando ideologicamente e
politicamente il
modello di falso sviluppo
delle classi
dominanti. In DK, BJ, Bengala
e AOB
si è costruito,
anche se in forma
embrionale, un modello
di sviluppo alternativo. In DK
si sono formati e stanno
lavorando Janatana Sarkars a livello di divisione.
Il
nostro partito sta
cercando di combattere unitariamente con i
movimenti di liberazione nazionali del
nostro paese e con gli
altri movimenti di
masse e
comunità oppresse che
si schierano a loro sostegno. Dai tempi dei
movimenti di Naxalbari e
Srikakulam a
oggi,tutti i provvedimenti, le leggi o le riforme riguardo
i diritti deicontadini poveri e
degli adivasi sono
state tutti decisi
dalle classi dominanti allo
scopo dichiarato di ridurre l'influenza dei
movimentimaoisti. A tutt’oggi non si può discutere di
sviluppo senza
discutere il
modello di
sviluppo alternativo maoista e
l'alternativa politica
ed economica rappresentata dai
maoisti. La ragione che
sta dietro è il significato della linea
politica del
nostro partito
e della pratica dellaguerra popolare. Dato
che il nostro partito, per
i suoi immensi
sacrifici e la
sua corretta alternativa politica,
è considerato dalle masse oppresse del
nostro paese un raggio
di speranza, lo Stato sta cercando di
schiacciare nel
più breve tempo possibile
il nostro partitoe la sua direzione. È
per questo che ricorre alla massiccia offensivamilitare contro
di noi.
I
successi politici ottenuti, l’avanzata della Guerra popolare,
l’espansione della guerra di guerriglia e del movimento
rivoluzionario, l’istituzione e sviluppo del
potere politico popolare, il
sostegno e
la solidarietà che
la nostra Rivoluzione di
Nuova Democrazia (RND) sta
ottenendo nel nostro paese e all'estero
nonsarebbero stati neppure immaginabili senza il
sacrificio dei
martiri,gli ideali e
i valori che
hanno impartito alla società e
che hanno affermato all'interno del partito. È
grazie all’ispirazione e al grande esempio pratico dei
compagni Charu Mazumdar, Kanhai Chatterji e
delle migliaia di martiri,
con lo spirito del
loro sacrificio, che
il nostropartito è in
grado di superare ogni
tipo di situazione
sfavorevole e
diavanzare verso la vittoria della RND.
Compagni,
la
situazione oggettiva nel nostro paese e
nel mondo diventa
sempre più favorevole
alla rivoluzione. Tutti i tipi di contraddizioni
sociali sistanno
acutizzando e fanno sì che il popolo si unisca sempre
più aimovimenti
e lo
porta a scegliere la
via rivoluzionaria. Se
vogliamo far avanzare la rivoluzione nel
nostro paese verso
la vittoria utilizzandoquesta
eccellente situazione
rivoluzionaria, allora
dobbiamorealizzare i seguenti compiti immediati con l'obiettivo di
assolvere il
compito centrale indicato
dal nostro 9°
Congresso, il Congresso dell’Unità, e cioè sviluppare
la guerra di guerriglia in guerra di
movimento e sviluppare l’EPGL in EPL trasformare il
Dandakaranya eil Bihar-Jharkhand in
aree liberate.
Se
vogliamo far avanzare
la rivoluzione verso
la vittoria, utilizzandol’eccellente situazione oggettiva, dobbiamo
migliorare ancor più rapidamente la nostra situazione
soggettiva. Evitare le perdite delle
nostre forze soggettive,
in particolare evitare le perdite ai
livelli superiori della direzione, è uno dei compiti
più importanti che
il nostro partito ha di fronte. È vero che il
popolo genera i capi rivoluzionari nel
corso della rivoluzione. Ma è altrettanto vero
che una volta che
si perdono questi
capi, dirigenti che per decenni hanno maturato una
vasta esperienza e
hanno guidato il partito
conincrollabile fiducia nel
popolo e
nella rivoluzione, non è tanto facile generare nuovamente tali
dirigenti. È
un principio
generale della
guerra che l’obiettivo è
preservare le nostre forze per
quanto possibile, e infliggere perdite alle
forze nemiche per
quanto possibile.Dobbiamo assumere seriamente la salvaguardia della
nostra direzione, la riduzione delle perdite delle
nostre forze soggettive e
la prevenzione di
perdite inutili e
sforzarci di ottenere
ciò osservando il principio generale
già detto.
Errori e
carenze nello
studio della
strategia del
nemico e
nell’applicare contromisure tattiche, comprendendo
le tatticheadottate dal
nemico di
annientare la nostra direzione e le forzesoggettive, come parte
della sua strategia, sono
le ragioni
delle gravi perdite che
stiamo subendo. Per questo ci deve essere un
cambiamento nei nostri metodi
di lavoro, in
accordo con la situazione oggettiva, il livello del movimento e
i nostri compiti. I
nostri metodidi lavoro devono
essere migliorati in
modo che le
tre armi magiche
per la
vittoria della
rivoluzione – il
partito, l'esercito popolare e il
fronte unito - si consolidino e si rafforzino. Ciò creerebbe la
base perla riduzione delle
nostre perdite. Allo stesso modo, dobbiamobolscevizzare il
partito ideologicamente,
politicamente, militarmente e organizzativamente per
preservare le nostre forze
soggettive e
rafforzarle.
Aumentare
la nostra base
di massa è
fondamentale per risolvere
tutti i problemi che
stiamo affrontando oggi. Una
forte base di massa sarà
anche precondizione fondamentale per
superare le perdite che
abbiamo subito. Dobbiamo quindi cercare di sostenere
e costruire unaforte base di
massa. A
questo scopo dobbiamo mobilitarepoliticamente il
popolo e consolidarci. Dobbiamo mobilitare
le masse
in vari
movimenti e
lotte, e in particolare dobbiamo mobilitare i
contadini in
forma ampia e militante in un movimento
agrario rivoluzionario. In
generale, dobbiamo mobilitare
attivamente lemasse
rivoluzionarie nella guerra
popolare. Dobbiamo mostraregrande
abilità nel
battere i programmi
d'azione civica, le finte
riforme, gli attacchi di bande assassine e
la guerra a
tradimento che applicano nel quadro della strategia LIC, mobilitare
strati di classe media e
gli intellettuali basandoci su
operai e contadini.
Dobbiamo
ulteriormente intensificare la guerra di guerriglia nelle zone del
nostro paese in cui già infuria impetuosamente. Dobbiamo espanderla
a un’area più vasta. Il nemico impiegherà ogni tipo di azione
contro-rivoluzionaria per limitare le nostre zone di guerriglia e le
zone di movimento in aree sempre più piccole per porre fine alla
guerra nel minor tempo possibile (annientandoci o indebolendo
qualitativamente la nostra forza di combattimento). Dobbiamo
sconfiggere i loro sforzi mobilitando ampiamente le masse,
intensificando ed espandendo la guerra di guerriglia, consolidare e
ampliare gli organi di potere del popolo e le basi della guerriglia,
ampliando le aree di guerriglia, sviluppando il movimento passo dopo
passo, sostenendo i successi della guerra popolare ed estendendo la
guerra in modo che continui in forma prolungata.
Armare
ulteriormente il popolo per rafforzare il potere politico popolare e
le basi guerrigliere dove le abbiamo costruite, ed espanderle ad
altre aree, è uno dei compiti più importanti che dobbiamo
affrontare. Dobbiamo sviluppare tutti i tipi di agitazione di massa e
lotte di classe, in particolare le lotte per la terra e contro le
deportazioni, armare il popolo che si aggrega in queste lotte e
incoraggiare il popolo a costruire il potere politico popolare,
rifiutando il potere statale delle classi dominanti e stabilire le
aree liberate attraverso la costruzione di un forte esercito
popolare. Per fare ciò e decisivo mobilitare attivamente il popolo
nella guerra popolare.
Il
dispiegamento dell’esercito in Bastar, l’apertura di scuole di
addestramento dell'esercito, l’addestramento speciale di forze di
brigata, la formazione di nuovi battaglioni ogni anno, l’enorme
crescita della spesa militare, la costruzione delle infrastrutture
necessarie per l’impiego della forza aerea, l'acquisto-noleggio e
l'utilizzo di elicotteri e UAV, sono tutti parte della massiccia
offensiva militare multilaterale detta Operazione Green Hunt (OGH).
Il dispiegamento dell'esercito in Bastar non serve solo a cancellare
il movimento esistente ma anche a colpire i movimenti in Andhra
Pradesh, Maharashtra e Orissa, che confinano col Bastar e perfino i
movimenti in Jharkhand, Bihar, e gli altri Stati indiani del Nord ed
Est e i movimenti nell’India meridionale e occidentale, puntando
così ad annientarci in tutto il paese. Ecco perché dobbiamo
produrre uno sforzo particolare per costruire un movimento di massa
vasto e militante nelle nostre aree di movimento, nel paese e
all'estero di opposizione al dispiegamento dell'esercito nelle aree
di movimento e concretamente in Bastar.
Nelle
massicce operazioni speciali recentemente realizzate
in DK, Jharkhand, Bihare Orissa da forze nemiche a
livello Brigata, sono
stati utilizzati COB, AOB, UAV. Stanno completando tutti
i preparativi per
il loro impiego su una vasta
scala (raccolta
di informazioni,bombardamenti
e mitragliamenti). Dobbiamo mobilitare su
larga scala tutti
i settori del popolo contro l'uso
di aerei
e droni. Dobbiamolegare questo ai
movimenti che
si stanno opponendo all'uso dei
droni a
livello internazionale, in particolare in paesi
come Afghanistan,
Pakistan, Yemen, Iraq,
Palestina, ecc. Dobbiamo
sforzarci dimobilitare la solidarietà internazionale contro
il dispiegamento dell’esercito e
l'uso dei droni nelle
nostre aree di
movimento. Infatti, le centinaia
di migliaia di forze
armate, paramilitari,
forze di poliziae il numero di
elicotteri impiegati nelle
nostre aree
di movimento è
superiore al numero
di forze
armate, aerei o
elicotteri delle
Forze aeree della
maggior parte dei paesi
del mondo. Dobbiamo denunciare questo fatto al
popolo del nostro paese
e del mondo e
mobilitarli.
Come
i colonialisti prima del trasferimento del potere nel 1947, oggi i
loro tirapiedi producono leggi brutali quali AFSPA, UAPA, MCOCA,
CSPSA, oltre ad altre leggi draconiane quali il PD Act,
l’NSA,Prevention of Arms Act, ecc., che negano il diritto alla
vita e gli altri diritti fondamentali del popolo. Si sono
intensificati i preparativi per la formazione del NCTC (National
Counter-Terrorism Centre) che diventerà il più famigerato tra tutte
le istituzioni repressive. Questo è modellato sul NCTC degli Stati
Uniti e sarà costituito e gestito sotto la guida degli imperialisti
americani. Il suo fine è sopprimere completamente chi lotta senza
alcun controllo. Le classi dominanti intendono utilizzare questo come
uno strumento per stabilire un tipo di potere militare, dittatoriale
e di emergenza. Se questa istituzione sarà completata, i diritti
civili perderebbero ogni significato. Ciò diventerebbe un pericolo
non solo per il popolo indiano ma per tutti i popoli del Sud Asia.
L'obiettivo
delle classi dominanti è non solo spazzare via il movimento
rivoluzionario, ma schiacciare brutalmente anche le masse che lottano
per le loro legittime richieste, i movimenti di liberazione nazionale
del popolo del Kashmir e del Nord-Est, ogni tipo di movimento
democratico e i movimenti anti-deportazione. Per questo stanno
adottando leggi draconiane e trasformando il sistema giudiziario in
senso più autoritario e intensificando la loro “guerra contro il
popolo”.
Al
momento uno degli aspetti più importanti dell’azione repressiva
del nemico è arrestare i nostri compagni (dai membri CC ai militanti
del partito, alla gente comune), montare contro di loro false
imputazioni e rinchiuderli tutti in prigione per anni. Vengono loro
inflitte condanne a morte o a vita, i loro appelli sono respinti o,
se anche li vincono, vengono nuovamente arrestati alle porte della
prigione e contro di loro sono mosse nuove accuse. Ai prigionieri
politici sono negati i diritti fondamentali, in particolare
l’assistenza medica, e sono torturati in diversi modi. Dall’altra
parte, sono quotidianamente calpestati i diritti del popolo e si
perpetrano massacri che ricordano quelli Hitleriani. Per questo
costruire e rafforzare un forte e unito movimento per i diritti
civili che riesca a combattere tutto ciò con forza è uno dei
compiti più importanti che abbiamo di fronte.
Compagni,
celebriamo
la Settimana della Memoria dei Martiri con spirito
rivoluzionario in ogni
angolo del
nostro paese. Per sconfiggerel’offensiva generale della
Operazione Green Hunt, portata avanticome parte della
guerra LIC del
nemico. Solleviamo in questa occasione come nella nostra vita
quotidiana i
valori, gli ideali, il sacrificio, il coraggio, il valore,
la dedizione al
popolo e
l'impegno che abbiamo
imparato dalla
vita e
dalla pratica dei
nostri amati martiri. Propagandiamoli
tra il popolo su vasta scala e
in modo creativo, in
diverse forme. Pubblichiamo le storie
della vitadisinteressata dei
martiri, costruiamo monumenti ai martiri e
rendiamo loro grande omaggio. Tingiamo
di rosso le
“colonne deimartiri” che
abbiamo costruito e
abbelliamo l’area
intorno, in modoche il popolo possa rendere
omaggio ai
martiri di
fronte ad esso,
non solo in questa occasione
ma anche in
tutte le ricorrenze rivoluzionarie dell'anno. Pubblichiamo e
diffondiamo diversi tipi di materiali
di propaganda sui
martiri in
forma di opuscoli,
manifesti, striscioni, cartoline, calendari, ecc. e facciamoli
circolare largamente tra le masse.
Nelle
aree di
movimento in
tutto il paese il
popolo continua latradizione rivoluzionaria di
costruire colonne in
memoria dei martiriin centinaia
di villaggi. Tuttavia, in
diversi casi polizia e
paramilitaristanno distruggendo completamente
o parzialmente queste
colonne o
costringono la
gente a distruggerli.
In molti villaggi il popolo si sta opponendo. Si stanno
ricostruendo le
colonne distrutte con
nuova determinazione. Dobbiamo elevare
ulteriormente la
coscienza del
popolo, denunciare
la distruzione dei monumenti
ai martiri,intensificare in
diverse forme la
resistenza per
difenderli, costruirli e ricostruirli, inaugurare nuove
“colonne dei martiri” in ogni
villaggio e
combattere con coraggio
e valore
per realizzare le mete dei martiri.Incontriamo in questa occasione le
famiglie, parenti e amici dei
martiri e
facciamo partecipare alle riunioni e iniziative realizzate inquesta
settimana. Facciamoli
inaugurare le nuove “colonne dei
martiri” e tenere
discorsi sulla
vita dei
martiri che
diano un esempio.Incoraggiamoli a portare avanti gli
stessi obiettivi dei
martiri. Facciamo inchiesta sui problemi
delle famiglie dei
martiri, cerchiamo di risolverli e
diamo loro la
certezza che
il movimento rivoluzionariostarà sempre in
loro sostegno. In
generale, celebriamo queste giornate solenni e
ispiratrici come occasioni
per rinnovare il nostro impegno alla realizzazione degli
obiettivi dei
martiri.
Con
Saluti rivoluzionari,
il
Comitato Centrale,
PCI
(Maoista)
5
luglio 2012.
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