Partito Comunista dell’India (Maoista)
Comitato Centrale
Comunicato
5 Settembre 2013
Guerrafondaio Obama, giù le mani dalla Siria!
Il diritto di decidere il futuro della Siria spetta
solo al popolo siriano, non agli imperialisti né a nessun altro!
Opponiamoci con forza all’aggressione neonazista
alla Siria capeggiata dall’imperialismo USA!
Gli imperialisti guidati
dagli USA neonazisti hanno stretto la loro morsa intorno
Siria e sono solo
in attesa di sferrare il colpo. Come
le armi di distruzione di massa
furono propagandate come la “ragione” per
attaccare l'Iraq, oggi l'uso
di armi chimiche (gas velenoso) è presentato dagli US neofascisti come “ragione”
per colpire la Siria. Gli Stati Uniti
sostengono di avere la prova che le armi chimiche
sono stati utilizzati dal governo
al-Assad Bashar sul
popolo della Siria provocando la
morte di più di 1400 siriani e sanno mortali di molti altri. Una squadra di ispettori
ONU sia è recato in
Siria per indagare su queste accuse,
ma prima ancora che la loro relazione potesse essere presentata (occorrerebbero
almeno altre tre settimane), Obama sta già facendo i
preparativi per la guerra.
Obama è arrivato al punto di dire che non è in gioco il suo
prestigio, ma quello degli Stati Uniti e del suo Congresso, se non attaccare la
Siria! Infatti! Sarebbe in gioco il prestigio di massacratore n.1 di masse del
mondo assassino se non si mantiene il record del massimo numero di civili
uccisi in attacchi aerei. Ancor prima del ritorno della squadra di ispettori ONU
il segretario di stato USA John Kerry è andato urlando di avere tutte le prove
che sono state utilizzate armi chimiche e che era stato il governo di Assad che
le aveva utilizzate.
Dunque, agli occhi degli imperialisti USA, tutti i paesi e
le persone che nel mondo chiedevano prove certe sono solo degli sciocchi e il signore
imperiale non deve rispondergli! Si noti che i preparativi comprendono sempre la
confezione di bugie sufficienti a ingannare la gente nel mondo sulla “necessità”
di colpire. La Commissione Esteri del Senato USA aveva già dato al Presidente l'autorizzazione
per un attacco limitato alla Siria per un periodo di due mesi, estensibile per
un altro mese ma soggetto ad alcune condizioni. Si dice che non devono essere
impiegate truppe di terra.
È ovvio che questo attacco “limitato” non sarà in nessun modo
“limitato” e cesserà solo dopo aver spezzato strategicamente la spina dorsale
del regime del Bashar e depredato tutto il territorio, provocando la morte di
un incalcolabile di civili e danni inestimabili a cose e alla vita del popolo.
Gli imperialisti americani vogliono paralizzare il governo di Assad,
distruggendone le installazioni militari ed economiche strategiche cruciali,
per portare al potere quelle forze che meglio servirebbero i loro interessi in
Siria, come hanno già fatto in Libia.
Damasco è una delle più antiche città popolate del mondo,
ora Obama è dannatamente determinato a distruggerla coi bombardamenti aerei,
proprio come Bush in Iraq ha prodotto danni irreparabili all’ eredità di una
delle più antiche civiltà del mondo. La Russia si sta opponendo duramente a
questo piano e pretende ampie prove dagli Stati Uniti. Putin ha cautamente
dichiarato che se è dimostrato oltre ogni dubbio che il governo di Assad aveva davvero
usato armi chimiche, allora qualsiasi attacco contro la Siria dovrebbe avere
l'autorizzazione delle Nazioni Unite.
Ma se Obama attacca senza l'autorizzazione delle Nazioni
Unite, ha dichiarato, sarebbe illegale. Ha avvertito che qualsiasi piccolo
missile che colpisca la centrale nucleare di Damasco potrebbe provocare un’emergenza
nucleare e le radiazioni potrebbero interessare una vasta area e una grossa popolazione
civile per generazioni. Ha anche avvertito che questo aggraverebbe la crisi
finanziaria mondiale in cui sono impantanati. La Cina ha dichiarato che ogni
decisione dovrebbe essere presa dopo i risultati dell’inchiesta ONU e solo
sotto l’egida delle Nazioni Unite. Anche la Germania, per ora, è su questa
posizione anche questo stand. Con le più avanzate navi da guerra USA, in grado
di sparare dal mare fino a terra missili a lunga gittata, che muovono verso la
Siria e navi spia Russe che entrano nel Mediterraneo, la situazione in tutto il
Medio Oriente e il mondo è molto tesa.
David Cameron ha chiesto il voto del Parlamento britannico per
la partecipazione all’attacco alla Siria insieme agli Stati Uniti. Non l’ha
ottenuto, ma non si può prevedere che la sua intenzione di attaccare la Siria svanisca.
L’autorizzazione delle Nazioni Unite o di qualsiasi altro pretesto possono
cambiare la situazione in qualsiasi momento. La Francia del neofascista
Francois Holland ha dichiarato, nonostante il rifiuto del Parlamento britannico
di condurre una guerra, che è pronta a partecipare all’attacco punitivo contro
il regime di Bashar al-Assad.
Inoltre, il motivo dell'opposizione britannica alla proposta
di attacco, è stato la mancanza di ampia prova che il governo di Assad abbia
usato il gas, vale a dire, una prova che possa legittimare l'aggressione e unire
gli alleati. Lo stesso vale per i democratici e repubblicani negli Stati Uniti.
Governo e partiti di opposizione (capitalisti monopolisti e le loro marionette)
nei paesi imperialisti non hanno alcun forte dissenso sul loro “diritto di colpire”
qualsiasi paese. Non si è mai argomentato
che è solo il popolo di un paese che ha il diritto di decidere il
proprio futuro, non altri paesi e potenze.
E, come sempre, i capi di stato imperialisti ignorano la
grande espressione di opinione pubblica contraria e l’opposizione alle guerre
di aggressione nei loro paesi e del mondo ma insistono aggressivamente nei loro
piani. L’ONU, come al solito, si premura di fornire foglie di fico a pretesto per
la distruzione della Siria. Fin dalla sua nascita, la lista delle complicità con
tutte le guerre di aggressione imperialiste è lunga. La sua imparzialità è un
velo che è da tempo caduto e lacerato, mettendone a nudo il servilismo verso
gli imperialisti, in particolare USA. Questa istituzione dovrebbe garantire
l'attuazione dei cinque principi nelle relazioni tra paesi con differenti
sistemi sociali: rispetto reciproco dell'integrità territoriale e sovranità;
reciproca non aggressione; non ingerenza negli affari interni; uguaglianza di
mutuo vantaggio; e co-esistenza pacifica.
È preposto alla salvaguardia dei diritti umani, a prevenire
guerre di aggressione e a risolvere le controversie tra le nazioni con la
diplomazia e altri mezzi. Secondo le stesse regole e norme che i paesi del
mondo, compresi i paesi imperialisti, hanno formulato dopo la seconda guerra
mondiale e che l’ONU è tenuta a rispettare per evitare guerre mondiali e risolvere
le controversie regionali o guerre locali, dovrebbero essere usati tutti i mezzi
diplomatici, negoziali e politici per risolvere crimini odiosi come l'uso di
armi chimiche. Ma questo organismo internazionale, formato principalmente per
assicurare la pace nel mondo, non sta facendo quasi nulla per fermare l'aggressione,
salvo blande dichiarazioni che si dovrebbero usare mezzi politici e diplomatici
per risolvere “la crisi siriana” e invitare Obama ad aspettare l’autorizzazione
ONI all’attacco.
La spudoratezza con cui Obama sta spingendo i suoi piani di
aggressione rende difficile anche al presidente ONU Ji Huzoor giustificarne la forma
spudorata! Paradossalmente, mentre ne gli Stati Uniti si celebra il 50 °
anniversario del discorso di Martin Luther King “Ho un sogno”, e con un
Presidente vincitore del “Nobel per la Pace”, l’assassino assetato di sangue e
distruttore di esseri umani e di civiltà abbaia che la Siria deve essere
attaccata. Se non altro, Obama ha almeno il merito di aver dimostrato oltre
ogni dubbio che avere un afro-americano alla Casa Bianca in sé non può
soddisfare i 'sogni' degli oppressi, neppure quelli dei neri.
La proposta di attacco alla Siria dovrebbe aprire altri
occhi su questa realtà. Obama sta perseguendo l' agenda imperialista di
egemonia mondiale delle classi dominanti statunitensi con uguale se non maggiore
zelo e vigore di altri presidenti bianchi che prima di lui hanno distrutto
nazioni oppresse e macellati milioni di oppresso nel mondo, raso al suolo
innumerevoli città e villaggi durante il loro mandato. Per le classi dominanti USA
è sicuramente più “utile” di un bianco per ingannare il popolo, anche se solo
per breve tempo.
Fin dal 1986 e in particolare dopo l'attacco dell'11
settembre alle torri gemelle gli USA hanno ripetutamente accusato degli stati, anche
la Siria, di essere una minaccia per sicurezza globale in quanto sostenitori di
gruppi “terroristi”, tenendoli continuamente in un modo o l'altro sotto tiro. Da
due anni e mezzo la Siria è diventata terreno di contesa tra le potenze
imperialiste. C’è una rivolta che infuria e chiede la cacciata di Assad. Ci
sono stati innumerevoli scontri armati tra forze “ribelli” e forze di governo che
hanno provocato la perdita di centinaia di migliaia di vite, distruzioni materiali
su una vasta scala e milioni di profughi.
Gli imperialisti guidati dagli Stati Uniti e i loro regimi
fantoccio nel mondo arabo hanno manipolato diplomaticamente e politicamente, aiutato
finanziariamente, militarmente e tecnicamente, armato pesantemente, addestrato
e guidato in diverse forme l'opposizione. Hanno provato più che chiaramente che
vogliono che Assad se ne vada e che i loro fantocci prendano in consegna la
Siria. Russia e Cina hanno finora costantemente sostenuto il governo di Assad e
si sono opposte a qualsiasi tipo di intervento imperialista armato o attacco
alla Siria. Anche i media ufficiali hanno dovuto a malincuore ammettere che anche
Assad ha un notevole sostegno tra i siriani. Questo è uno dei motivi per non
hanno ancora attaccano la Siria, oltre che il supporto, fondamentale per Assad,
da parte di Russia, Cina, Libano e Iran, nonostante lo volessero da tempo, come
già fatto in Libia. In realtà, si è avuta notizia che di recente che le forze
di Assad hanno preso il sopravvento sui ribelli nelle loro roccaforti, e questo
è uno dei motivi della fretta di attaccare la Siria.
Il nostro partito, il PCI (Maoista) ha sempre sostenuto che
solo il popolo di un paese che ha il diritto di mantenere o rovesciare un dato regime
nel loro paese. Spetta al popolo della Siria decidere se vogliono che Assad stia
al potere o no. Hanno tutto il diritto di ribellarsi e di determinare il loro
futuro. Ma il futuro del paese è già stato messo in grave pericolo a causa
dell'ingiusto intervento degli imperialisti negli affari interni della Siria, e
forse non sarà nelle mani dei siriani per lungo tempo a venire. I recenti avvenimenti
in paesi arabi come l'Egitto, dopo la primavera araba, indicano precisamente come
gli imperialisti , in particolare gli USA, tentino di instaurare regimi
fantoccio.
Nonostante fosse pronto al compromesso, Morsi è stato
estromesso senza tanti complimenti e messo in carcere dai militari appena si è
opposto alle mosse di politica estera degli Stati Uniti. Ogni giorno si
commettono massacri di gente che protesta contro il regime militare. La
poderosa sollevazione di massa e il processo formalmente democratico che ha
portato Morsi al potere, quali che possano esserne i difetti, è stato calpestato
sotto il tallone di ferro dei militari sostenuti dagli Stati Uniti e dalle
forze dell'ex presidente. In quasi tutti i paesi che hanno rovesciato i vecchi
dittatori durante la primavera araba, hanno preso il potere fantocci filo-imperialisti
o forze concilianti, malgrado le aspirazioni democratiche del popolo. Questo
dovrebbe servire da lezione per tutte le forze che cercano di sfidare e
cambiare i regimi dittatoriali nei loro paesi.
Non si deve mai fare il gioco degli imperialisti. Ciò si
traduce nella sostituzione di un dittatore con un altro, e, se non peggiore, il
sostituto sarà sicuramente al servizio degli imperialisti. Tutte le forze che vogliono
una vera democrazia e si oppongono ai regimi dittatoriali dovrebbero farlo in
modo autonomo, basandosi sulle proprie forze, mobilitando le masse e cercando
il sostegno dei popoli del mondo. Non si collabora con gli imperialisti. Altrimenti
i popoli sono di nuovo costretti a combattere con altre forze al servizio dell'imperialismo
- come sta accadendo ora in Egitto e in altre parti del mondo .
Dopo la seconda guerra mondiale e fino alla vittoria della
guerra di liberazione nazionale in Vietnam, il pretesto principale per le guerre
di aggressione degli USA è stato il contrasto alla “diffusione del comunismo”. Dopo
la disintegrazione dell'Unione Sovietica, la scusa spesso usata è la
“violazione dei diritti umani” o il “terrorismo”, o entrambi. A volte sono
state coperte dal “ripristino della democrazia” o dalla “garanzia della libertà”.
Ma sempre la vera ragione era ed è la contesa per l'egemonia mondiale.
Questo è stato anche il motivo che stava dietro le diverse guerre
di aggressione da parte di Francia , Gran Bretagna o dell’'ex superpotenza
sovietica. L'uso di armi chimiche, addotto come ragione dell'attacco è stato negato
con forza dal governo di Assad, che ha affermato che sono stati i ribelli ad
averne fatto uso. Nessuno potrebbe appoggiare l'uso di armi chimiche, né da
parte del governo né dei ribelli. Se è vero che i ribelli le hanno utilizzate, allora,
non c’è dubbio che è l'imperialismo che avevano fornito loro il gas venefico
Sarin. Se è vero che in più di due anni Assad non è stato ancora sconfitto la
spiegazione più plausibile per l'uso di Sarin può essere che gli imperialisti
americani lo hanno fornito ai suoi agenti in Siria per in modo che potessero usarlo
come scusa per un attacco immediato.
Se si tiene presente che Obama aveva a suo tempo ammonito la
Siria a non attraversare la “linea rossa”dell’uso di armi chimiche, si può
facilmente capire che avrebbero usato proprio quella “linea rossa” come pretesto.
Ma ciò che sconcerta è il modo in cui gli imperialisti USA stanno gridando “crimine”!
Come tutti sanno, è l'imperialismo USA che detengono il triste record di uso di
armi chimiche estremamente distruttive (napalm, agente arancio, fosforo bianco,
per citarne alcuni), in Vietnam, Iraq e altrove. La terribile guerra chimica
del 1915-1918 portò la Società delle Nazioni ad adottare la Convenzione di
Ginevra del 1925, che ha vietato l' uso di armi chimiche e biologiche.
Nonostante Stati Uniti abbiano proposto e contribuito a
redigere quel trattato, nel 1926 il Senato USA rifiutò di approvare la
ratifica. Nel 1970 il trattato è stato ripresentato al Senato, che lo ha approvato
solo quattro anni più tardi. Questa è la doppia morale tipica fino a oggi degli
Stati Uniti in tutte le questioni relative al controllo delle armi! Finora gli
Stati Uniti e le altre grandi potenze imperialiste non sono state disposte a
vietare tutti i tipi di armi di istruzione di massa, come le bombe a grappolo, armi
chimiche, biologiche e nucleari. Perché allora se ne parla per la Siria? Il
perché può essere solo l’interesse a utilizzare armi di distruzione di massa contro
la Siria o in qualsiasi parte del mondo. È l'imperialismo guerrafondaio che sviluppa,
apertamente o clandestinamente, le armi chimiche per venderle ai loro lacchè e dittatori
dei paesi oppressi per usarle contro gente comuni e i paesi nemici o per
fornirle alle forze controrivoluzionarie per dei cambi di regime.
Oltre ad utilizzare indiscriminatamente le ADM sulla gente
comune, gli imperialisti, in particolare USA e Israele non hanno esitato a usare
armi chimiche e biologiche, nel tentativo di assassinare capi di stato o di organizzazioni
che non si piegavano ai loro diktat. Se qualcuno deve essere processato per la
distruzione causata da armi chimiche e biologiche in tutto il mondo, i primi
sono gli imperialisti USA e tutta banda di banditi imperialisti da loro
capeggiati o in combutta con loro. È evidente che USA, Gran Bretagna, Francia,
Israele e Turchia vogliono portare al potere in Siria un regime fantoccio che
ne favorisca gli interessi geopolitici in Medio Oriente, data la sua posizione
strategica, e permetta loro di mettere le mani sulle risorse naturali della
Siria, soprattutto il petrolio.
Ciò spianerebbe la strada alla penetrazione nei paesi
dell'Asia centrale che un tempo erano parte dell’URSS/CSI, per controllare il
petrolio e le altre ricche risorse di quei paesi. Ciò rappresenterebbe una
grande sfida per la crescente influenza di Russia e Cina e contribuirebbe a imporre
ulteriormente l'egemonia del suo socio minore Israele in Asia occidentale. È Israele
che in Siria ha occupato le alture del Golan dopo la guerra dei sei giorni del
1967 e vi si è stabilito in permanentemente dalla guerra arabo-israeliana del
1973. Pretende di mantenerle, mentre è la Siria, tradita dagli accordi di Camp
David, chiede la restituzione incondizionata delle alture del Golan. La Siria mantenuto
la sua opposizione agli interventi imperialisti USA- Israele e ai loro disegni
in Asia occidentale. La Siria ha anche sostenuto continuamente la causa
palestinese. Il supporto di Hezbollah (Libano) ad Assad e alla causa
palestinese e la sua dura opposizione a Israele è un'altra spina che gli
imperialisti vogliono togliersi con questo attacco.
Allo stesso modo, l’attacco rappresenterebbe ancora una
volta una grave minaccia per l'irriducibile Iran, anch’esso ostinato nella sua
opposizione agli interessi egemonici di USA e Israele nella regione e che attualmente
si oppone duramente a qualsiasi tentativo di attacco alla Siria – altri due piccioni
con una fava. La devastazione causata in una data regione durante la prima o
seconda guerra mondiale è minore rispetto alla devastazione causata dalle guerre
imperialiste di aggressione o dalle guerre per interposta istigate e sostenute
dai blocchi imperialisti rivali dopo la seconda guerra mondiale. La strategia
di uso di missili a lungo raggio dal mare e i bombardamenti aerei da alta quota
distruggono tutto - sia umani che cose - sul terreno delle zone colpite.
L' uso indiscriminato di droni ogni giorno molti più danni sulla
popolazione civile che in qualsiasi altra epoca storica. Queste guerre di
aggressione distruggono non solo l'inestimabile patrimonio di civiltà passate e
le vite delle generazioni presenti, ma anche il futuro di molte generazioni a
venire. Il danno è in molti casi irreparabile. Il neo-Hitler Obama versa lacrime
di coccodrillo e non può tollerare le donne innocenti, bambini e civili uccisi
in Siria da gas velenosi. Naturalmente, l’uccisione di innocenti, non è
tollerabile. Ma è semplicemente logico che lo stesso vale per le innumerevoli
donne innocenti, bambini e civili uccisi dai quotidiani attacchi dei droni
americani in Pakistan, Yemen, Afghanistan, ecc? E che dire delle centinaia di
migliaia di persone innocenti uccisi in Iraq, Afghanistan o Palestina negli
ultimi decenni, per non parlare delle innumerevoli atrocità perpetrate in
passato dagli imperialisti nei paesi oppressi durante e dopo l’epoca coloniale?
Perché c'è sempre un silenzio complice su questi? È un crudele paradosso che
gli USA, che hanno scorte di armi talmente enormi, comprese armi nucleari, da distruggere
più volte tutta la terra (e non hanno esitato a usarle ovunque e ogni volta che
volevano) abbiamo attaccato l'Iraq col pretesto delle armi di distruzione.
Un'altra incongruenza è che gli USA, che hanno fatto
esplodere la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone, oggi strillino
contro il possibile sviluppo di armi nucleari da parte dell'Iran. Gli
imperialisti non si sono neppure presi la briga di mostrare una parvenza di
nessuna “ragione” per l'attacco alla Libia e l'uccisione di Gheddafi. Va
ricordato che ADM non sono mai state trovate in Iraq e che l'Iran ha tutto il
diritto di fabbricare armi nucleari, anche se il suo governo ha ripetutamente
chiarito di non avere alcuna intenzione di produrre armi nucleari, e che il
governo siriano continua a negare con forza di aver usato armi chimiche .
Viene in mente la favola popolare dell'agnello destinato ad
essere divorato dal lupo comunque, sia che beva l’acqua a monte o a valle.
Essere nato agnello è un sufficiente per essere divorato. Ed essere paese ricco
di risorse o semplicemente essere situato in una posizione geografica
strategica è motivo sufficiente per essere occupato. Non è altro che la fame
imperialista di sempre per l’egemonia mondiale coperta dalla legge del giungla
dei lupi. I popoli del mondo devono comprendere che tutti i pretesti di violazioni
dei diritti umani gettateci in faccia a giustificazione di guerre di
aggressione da parte di neonazisti non sono altro che fandonie per coprire la
fame di risorse insaziabile degli imperialisti e la sfrenata contesa per
l'egemonia mondiale. Il sistema capitalista mondiale è impantanato in una crisi
finanziaria generale. Si ricorre a guerre di aggressione anche salvarsi da essa
e aumentare la spietata razzia di risorse nei “arretrati” del mondo, che ne
sono ricchi. Ma tutti questi tentativi per uscire dalla crisi stanno solo
spingendo il sistema ancora più a fondo.
Gli imperialisti pensano che stanno accumulando ricchezze,
ma ciò che in realtà stanno accumulando in abbondanza con ogni loro azione di
aggressione e rapina è l'odio e la rabbia delle masse oppresse del mondo.
Questi imbecilli non hanno imparato nessuna la della storia che le guerre di
aggressione porteranno al loro rovesciamento. La guerra di aggressione alla
Siria non potrà mai aiutarli a superare le crisi economiche e politiche in cui
da lungo tempo affondano fino al collo, li farà sprofondare in crisi ancora
peggiori. È già dimostrato in tutto il mondo dai prezzi del petrolio alle
stelle e dai mercati diventati estremamente volatili, per non parlare della
rapida svalutazione delle monete di diversi paesi oppressi, tra cui la nostro
rupia che è in caduta libera .
Il presidente della Siria Bashar al-Assad ha dichiarato che
combatteranno con le unghie e con i denti ogni aggressione imperialista al loro
paese. Il ministro degli Esteri siriano ha dichiarato orgoglioso che sono pronti
a combattere l'aggressione imperialista e non faranno un passo indietro fino alla
sconfitta degli aggressori, anche ciò provocasse una terza guerra mondiale. Il
governo siriano ha anche ripetutamente fatto appello all’ONU a opporsi all'attacco
militare USA e risolvere la crisi pacificamente. Il popolo della Siria è in
fermento e si prepara a combattere gli assalitori fino alla morte. Anche se
Assad dichiara che contrasterà ogni tipo di aggressione imperialista, potrà
riuscirci solo lo farà mobilitando il popolo e facendo affidamento su di esso. È
altrettanto vero che nessun regime può mobilitare il popolo e ottenerne
sostegno contro l'aggressione imperialista quando il popolo non goda di
democrazia. Hafez al Assad, padre di Bashar e già presidente della Siria, aveva
inviato truppe in Iraq nel 1991, partecipando all’aggressione imperialista. La
Siria ha tenuto truppe in Libano fino al 2005, quando ed è stata denunciata dai
libanesi di ingerenza nei loro affari interni. In questo contesto, ancora una
volta, i regimi dei paesi oppressi dovrebbero aver compreso che nessun paese ha
il diritto di interferire o inviare truppe in altri paesi per i propri
interessi o piegandosi alle pressioni imperialiste.
Solo una fiera intransigente opposizione all’intervento e
all'aggressione imperialista in qualsiasi paese come nel proprio paese può ottenere
il sostegno del proprio popolo e dei popoli di tutto il mondo nell’opposizione
agli imperialisti. Il governo indiano ha dichiarato che occorre aspettare che gli
ispettori delle Nazioni Unite dichiari i risultati della loro inchiesta prima
di prendere qualsiasi decisione per l'attacco. In realtà non hanno alcuna
obiezione contro l’attacco alla Siria se c'è l’autorizzazione delle Nazioni Unite.
La realtà è che lo Stato indiano non vuole inimicarsi né gli Stati Uniti né la
Russia e così sta comodamente appollaiato sul recinto pronto a saltare, in un
campo o nell’altro. Non si oppone inequivocabilmente a qualsiasi tipo di
intervento militare in Siria, con o senza l'autorizzazione dell'ONU, da parte
un qualsiasi paese aggressore o qualsiasi alleanza.
Non richiedendo senza equivoci che si fermino tutti i
tentativi di attaccare la Siria, in realtà, sta aiutando gli imperialisti nella
loro cospirazione per distruggere la Siria. Considerato il ruolo servile verso gli
imperialisti o di spettatore passivo svolto nelle occasioni precedenti in cui sono
state intraprese guerre di aggressione, ciò non sorprende affatto, fa solo disgusto
e rabbia. Il CC del CPI (Maoista)
condanna inequivocabilmente qualsiasi tentativo da parte degli imperialisti
americani di attaccare la Siria ed esige la fine immediato di tutti i preparativi.
Estende il suo sostegno e solidarietà a ogni tipo di resistenza del popolo
siriano contro l'intervento imperialista e proposito di guerra di aggressione.
Vediamo la loro resistenza come parte dell’ampia la gamma dei
vari tipi di resistenze che i popoli e le nazioni oppresse del mondo oppongono
a tutti i tipi di intervento, aggressione e controllo imperialista. Affermiamo
con forza che è dovere di ogni democratico del mondo opporsi in modo
inequivocabile e condannare il proposito di attacco alla Siria guidato dagli
Stati Uniti. Le forze anti-imperialiste di tutto il mondo stanno esprimendo il
loro dissenso contro l’imminente attacco americano in Siria e scendono in
piazza per chiedere la fine di tutti questi tentativi. Il nostro CC saluta tutte
queste proteste e presta la sua voce a sostegno di tutte queste forze
antimperialiste.
Il nostro partito chiama a raccolta le sue file per unire le
mani di tutte le forze che si oppongono alla guerra in Siria e trasformarlo in
un movimento di massa e militante contro tutti i tipi di intervento e di guerre
di aggressione. I nostro CC chiama tutte le forze e organizzazioni
antimperialiste e partiti proletari del nostro paese e del mondo a condannare i
palesi tentativi degli imperialisti guidati dagli Stati Uniti di attaccare la
Siria. È necessario costruire sostegno internazionale alla resistenza del
popolo siriano contro questa guerra di aggressione. La resistenza agli
imperialisti nei loro paesi giocherebbe un ruolo fondamentale nella sconfitta
dei loro odiosi piani di occupazione e saccheggio di altri paesi.
Il nostro CC saluta l'opposizione alla guerra in Siria, che si
versa nelle strade degli Stati Uniti e di paesi imperialisti. Si rivolge in
particolare al popolo degli Stati Uniti, della Francia e degli altri paesi
imperialisti, delle Turchia e dei regimi fantoccio in Asia occidentale, come
Qatar e Arabia Saudita, che si preparano a partecipare all'attacco sulla Siria,
per opporsi ai tentativi dei loro governi di distruggere la Siria e rafforzare
la lotta unita delle nazioni oppresse e dei popoli del mondo contro
l'imperialismo. La guerra di aggressione alla Siria potrebbe rivelarsi la
proverbiale paglia sulla schiena del cammello per l' imperialismo degli Stati
Uniti che è già impantanati in Iraq e in Afghanistan.
Ma il gigante dai piedi d'argilla dell'imperialismo non
collasserà mai da solo, nonostante le innumerevoli debolezze. Occorrono duri
colpi da parte tutti i popoli oppressi di tutto il mondo per cancellarlo dalla
faccia della terra. Se gli imperialisti oseranno attaccare la Siria, la strenua
resistenza del popolo orgoglioso della Siria, con la sua gloriosa storia di
resistenza agli interventi imperialisti, e il sostegno dei popoli del mondo
alla loro resistenza fisserebbe uno degli ultimi chiodi nella bara
dell'imperialismo. Le condizioni materiali per formare un vasto fronte
antimperialista contro il braccio di ferro, l'intervento, il controllo, lo
sfruttamento, l'oppressione e le guerre di aggressione degli imperialisti sulle
nazioni e popoli oppressi di tutto il mondo stanno maturando rapidamente.
Solo tale ampio, militante e inclusivo fronte antimperialista
sarebbe in grado di combattere la dominazione l’intervento imperialista e tutte
le guerre di aggressione in campo sociale, economico, culturale ecc. Ciò
aprirebbe finalmente la strada al loro rovesciamento. Saremo in grado di
realizzare una vera democrazia, il progresso e la pace nel mondo solo
attraverso questa lotta unitaria per abbattere l'imperialismo e ogni tipo di
reazionari. Fin dal secolo scorso gli imperialisti hanno fatto ricorso al
fascismo e alla guerra per superare le loro crisi finanziarie e i popoli hanno
fatto ricorso alla resistenza e alla rivoluzione per opporsi e sconfiggerli. In
tutto il mondo, le condizioni materiali si stanno facendo sempre più favorevoli
alla la rivoluzione e il nostro partito invita il popolo del nostro paese e del
mondo a fare delle rivoluzioni di vincenti. Solo con la rivoluzione, noi rivoluzionari possiamo porre fine a tutte le
guerre imperialiste e ingiuste e garantire la pace nel mondo
(Abhay)
portavoce,
Comitato
centrale, PCI (Maoista)
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