sabato 13 febbraio 2021

Alla ferma protesta dei contadini che annunciano un nuovo blocco nazionale dei treni per il 18 febbraio, il governo risponde con la nuova arma GREEN e fa guerra… pure ai trattori!

 Sembra che il governo guidato dal fascista indù Narendra Modi, voglia applicare ironicamente alla protesta dei contadini il detto “chi di trattore ferisce…” … infatti, come ultimo, si fa per dire, ritrovato della sua lotta contro i contadini si è ricordato di una ordinanza del 26 novembre 2014 del National Green Tribunal (NGT-Tribunale Verde Nazionale. Vedi quanto può tornare utile il GREEN!!!) che prescrive che i diesel di età superiore ai 10 anni non può andare in giro per le strade di Delhi.

A questa mirata spudorata iniziativa del governo i contadini hanno risposto subito che non se ne parla e pure con ironia invitando tutti a scrivere sui propri trattori “Tractor Kranti” – Rivoluzione dei Trattori!


Questo si unisce agli altri tentativi da parte del governo di mettere la protesta dei contadini in difficoltà davanti all’opinione pubblica: prima con l’accusa di aver violato il tricolore issando le bandiere sul Forte rosso, di essere infiltrati di professionisti della rivolta, di essere sostenuti da potenze straniere e dai “maoisti urbani”; di sostenere i separatisti, "Khalistani”, e addirittura c’è chi tira in ballo adesso l'intelligence pakistana (ISI) e la Cina per aver finanziato l'agitazione… e poi i tentativi di interrompere le comunicazioni con il taglio di internet, l’uso dei droni e tutto l’armamentario di barricate di ogni tipo le cui immagini fanno rimpiombare nell’atmosfera degli assedi medievali! (Una pratica che a quanto pare il governo sta estendendo in tutta la nazione).

A tutto questo bisogna aggiungere il tentativo di sfiancamento scelto in questo momento da Modi che h

a ingaggiato la Corte Suprema in una serie di “colloqui”, con un comitato di tre membri, infatti, sta tenendo consultazioni con le parti interessate, sia online che di persona. Il comitato ha già incontrato 12 sindacati degli agricoltori e contadini di otto Stati (Andhra Pradesh, Bihar, Jammu e Kashmir, Madhya Pradesh, Rajasthan, Telangana, Uttar Pradesh e Bengala Occidentale)… e siamo alla settima riunione tenuta finora dal panel.

Le posizioni dei contadini, per bocca dei loro leader, sono ben ferme: prima la solita ironia dicono che il governo non sta mostrando serietà dopo che il primo ministro Narendra Modi ha detto che il telefono era a portata di mano. Mentre il presidente nazionale dell'Unione Bharatiya Kisan Naresh Tikait ha affermato che lo stallo sulle leggi agricole può essere risolto se il governo evita il suo atteggiamento "testardo" e non gioca con l'onore degli agricoltori.

Procedono quindi, all’interno di una grande solidarietà, i preparativi delle prossime iniziative.

Tutti colo che provengono dai diversi distretti dell'Haryana, in particolare coloro che stanno vicino alla capitale, stanno aiutando i contadini a protestare in molti modi: portano, per esempio, tutto ciò che serve al fabbisogno quotidiano dai villaggi vicini di Haryana. Ad esempio, portano carrelli pieni di latte, ghee, verdure, frutta e molti altri prodotti alimentari che vengono forniti dagli abitanti del villaggio per gestire l’assedio. "Non possiamo venire a mani vuote.” Dicono.

In merito alle prossime iniziative il 10 febbraio hanno annunciato un blocco ferroviario nazionale di quattro ore, 12:00 alle 16:00, il 18 febbraio mentre rinnovavano la loro strategia per intensificare l’agitazione, che include anche una marcia delle candele il 14 febbraio in memoria delle vittime dell'attacco terroristico di Pulwama del 2019; dal 12 febbraio e per una settimana non pagheranno i pedaggi nel Rajasthan.

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