mercoledì 14 maggio 2025

Guerra India Pakistan: il cessate il fuoco è precario e il fascista hindutva Modi minaccia attacchi sempre più duri

Modi fa il duro dicendo a destra e manca (compreso al vice di Trump JD Vance) che la risposta dell'India in futuro sarà "più dura, più profonda e più grande" e per rafforzare la minaccia va a visitare la base aerea di Adampur per negare che sia stata colpita; anche il suo ministro di Delhi Sirsa, parlando con l'agenzia di stampa ANI, si è vantato dichiarando che: "L'esercito indiano ha distrutto il Pakistan a tal punto che sta piangendo di fronte al mondo intero. Rimangono senza fiato quando iniziano a contare il numero dei loro terroristi uccisi da noi. L'esercito indiano li ha distrutti definitivamente. In primo luogo, i loro missili erano cinesi, il che sarebbe stato inutile se si fosse tentato di lanciarli, e se fossero stati lanciati, l'India li avrebbe abbattuti".

Modi nel frattempo in maniera piuttosto stizzita nega la paternità del cessate il fuoco a Trump che è stato il primo ad annunciare la tregua: il coinvolgimento degli Stati Uniti nell'ultimo giorno, dicono le fonti della capitale Delhi, è stato su richiesta del Pakistan, minimizzando di fatto il ruolo di Washington nella mediazione di una tregua tra le due forze armate.

"L'unico problema è convincere il Pakistan a lasciare il Kashmir occupato dal Pakistan", hanno detto le fonti indiane.

Che il cessate il fuoco sia in bilico lo dicono le “fonti” interne al governo indiano, che ripetono che l'operazione Sindoor, non è ancora finita, dice la stampa indiana, e queste stesse fonti non vogliono descrivere la situazione attuale come un cessate il fuoco ma come “cessazione dell'azione militare”.

Questa Operazione Sindoor ha ricevuto pure le congratulazioni dagli esperti militari Usa di West Point che dicono che ha segnato uno scarto decisivo nella dottrina militare dell’India combinando attacchi aerei di precisione con il contenimento strategico, attribuendo all’India una “vittoria oggettiva”.

Mentre si continuano a contare morti feriti tra le popolazioni delle due parti, e distruzioni di infrastrutture, questa tregua non ha comunque cambiato la posizione dell’India sul Trattato sulle acque dell’Indo che rimane sospeso e questa mossa è di fatto una “dichiarazione di guerra” dell’India al Pakistan.

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