Condannare gli arresti e la tortura sugli attivisti maoisti
a Kolkata e Mumbay!
Comunicato stampa.
Nell’ultima settimana del febbraio 2012 la polizia ha
arrestato degli attivisti del nostro Partito, tra cui alcuni quadri anziani di
Kolkata e Mumbai. Su imbeccata dei servizi segreti assassini APSIB, forze
congiunte di polizia di AP, Maharastra e West Bengala hanno fatto irruzione nei
rifugi dei nostri compagni nei sobborghi di Kolkata Mumbay e arrestato almeno 9
compagni, tra cui due donne. I compagni Sadanala Ramakrishna, Deepak Kumar
Pargania, Sukumar Mandal, Bapi Mudi e Sambhu Charan sono stati arrestati a
Kolkata mentre i compagni Dinesh Wankhede, Aasimkumar Bhattacharya, Suman Gawde
e Paru Patel sono stati prelevati a Thane in Maharashtra. I compagni Sadanala
Ramakrishna alias Santosh (62) e Aasimkumar Bhattacharya (65) sono gli anziani
tra gli arrestati. Il compagno Sadanala Ramakrishna lavora per la rivoluzione
da quarant’anni, da molti anni soffre di gravi problemi si salute. Ingegnere
meccanico laureatosi al prestigioso Regional Engineering College (REC) di
Warangal, lo stesso da cui sono usciti altri dirigenti caduti come Surapaneni
Janardhan and Azad, emersi come grandi rivoluzionari dell’epoca, il compagno
Ramakrishna ha rinunciato alla sua vita brillante per la causa della
liberazione degli oppressi.
Entrambe le compagne arrestate, Vijaya e Suman, da tempo
stavano ricevendo cure mediche e perciò si trovavano in rifugi fuori delle zone
di lotta. In particolare la compagna Vijaya soffriva di seri problemi cardiaci.
Le forze di polizie, famigerate per crudeltà di ogni genere,
hanno torturato mentalmente e fisicamente questi compagni mentre erano i
custodia. Contro di questi sono state montate false accuse tali che potrebbero
tenerli dietro le sbarre a vita.
Da una parte le classi dominanti dichiarano che questi
arresti sono una grande vittoria per loro e, dall’altra, cercano di dipingere i
nostri compagni come pericolosi criminali, dicendo di aver recuperato ingenti
quantità di denaro e materiali per fabbricare armi.
Questi arresti non sono altro che parte della operazione
Green Hunt, cioè della “guerra contro il popolo” che prosegue dal 2009. Le
classi dominanti compradore in combutta con i loro padroni imperialisti, in
particolare l’imperialismo USA, hanno scatenato questa brutale guerra di
annientamento nelle parti più povere dell’India per eliminare ogni ostacolo
alle politiche neoliberiste di saccheggio delle risorse. In particolare stanno
prendendo a bersagli la dirigenza rivoluzionaria, per eliminarla. Come ha
recentemente dichiarato lo stesso Pentagono, forze speciali USA non solo sono
attivamente coinvolte ma assistono sul campo i loro partner indiani nelle
operazioni antisovversive volte ad eliminare i dirigenti rivoluzionari. Questo
fatto dimostra anche che gli USA hanno patrocinato l’Operazione Green Hunt
facendosi beffe di valori quali libertà. Indipendenza e sovranità del nostro
paese. Gli sfruttatori al potere nel nostro paese sognano ad occhi aperti se
credono di potere sopprimere questo movimento cancellando la sua direzione.
Il movimento rivoluzionario non si può spezzare con arresti
e assassini. Le sbarre delle loro celle non possono fermare il diffondersi tra
le masse delle idee rivoluzionarie.
Il CC del PCI(Maoista) condanna con forza questi arresti e
le inumane torture inflitte ai prigionieri. Esigiamo l’immediata e
incondizionata liberazione di questi compagni, e di tutti i prigionieri
politici rinchiusi nelle carceri in ogni angolo della nostra terra. Richiediamo
anche il ritiro di tutte le false accuse montate contro questi compagni.
(Abhay)
Portavoce, Comitato Centrale, PCI (Maoista)
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