Ricordando Anuradha Gandhy: "La guerra popolare ha
mandato in frantumi le esitazioni delle donne del Dandakaranya!"
[Anuradha Gandhy, un membro di spicco del Partito Comunista
dell'India (Maoista), era al tempo stesso intellettuale e attivista che ha
scritto sul movimento delle donne rivoluzionarie in India, movimento da lei
organizzato, ha sviluppato la teoria sul rapporto tra movimento delle donne e
il movimento dei dalit nel contesto della più complessiva lotta rivoluzionaria,
e ha dato molti altri contributi significativi. La sua vita è stata stroncata
da una morte prematura a causa di una malattia nel 2008. Ma il suo spirito e le
sue parole continuano a guidare l’attuale movimento rivoluzionario. Mentre si
avvicina l’8 marzo, Giornata internazionale delle donne, offriamo questa
intervista ad "Anu" del 2001. - Frontlines ndr].
Intervista con la compagna Janaki (Anuradha Gandhy)
nell’edizione del marzo 2001 di Poru Mahila, l'organo della Krantikari Adivasi
Mahila Sanghatan, DandaKaranya.
(In questo numero di Poru Mahila stiamo presentando ai
nostri lettori la compagna Janaki che aveva lavorato nel movimento urbano ed
era venuta nel Dandakaranya per osservare il movimento contadino adivasi e
partecipare ad esso. La compagna Janaki aveva diretto le squadre di guerriglia
direttamente come membro del comitato divisionale del Sud Bastar dal 1997 al
2000. Poru Mahila ha fatto una chiacchierata con lei sulle sue esperienze nel
movimento urbano e nel movimento contadino Adivasi. Riportiamo qui gli aspetti
principali di questa conversazione -. Editor, Poru Mahila)
Po. Ma: Compagna Janaki, vuoi per prima cosa spiegarci
l'oppressione che subiscono le donne di città?
Com. J: Anche se tutte le donne in India subiscono
l'oppressione feudale, capitalista, imperialista e patriarcale, ciò avviene in
varie forme in diverse aree, urbane e rurali. Le donne della classe operaia e
le donne della classe media nelle aree urbane hanno alcuni problemi specifici.
In primo luogo, se guardiamo ai problemi all'interno della
famiglia, anche nelle aree urbane le donne sono oppresse dalla cultura feudale.
Nonostante l'oppressione di questa cultura possa essere meno
grave, la maggior parte delle ragazze giovani e le donne non hanno il diritto
di prendere decisioni importanti per quanto riguarda la loro vita in famiglia.
Le ragazze non sposate sono sotto pressione per sposare un uomo della stessa
casta e religione in base alle decisioni della famiglia. Se una ragazza decide
di sposare un uomo di sua scelta di un'altra casta o religione, sarà sottoposta
ad un sacco di pressione. Dovrà affrontare la dura opposizione della famiglia.
Anche se una donna vuole lavorare fuori casa dovrà ottenere il permesso di suo
padre, fratello o marito. Persone di alcune caste e religioni (ad esempio i
musulmani e Kshatriyas) non vedono con favore che la loro donna faccia questo
tipo di lavoro. Così diventa inevitabile per le donne combattere anche per
l'indipendenza economica.
Inoltre poiché i valori capitalistici si sono ampiamente
diffusi anche le relazioni uomo-donna sono diventati commercializzati e le
donne si trovano ad affrontare gravi problemi. La dote e gli altri oggetti che
si devono dare alla famiglia degli sposi prima e dopo il matrimonio sono
diventati un grosso problema per i genitori che hanno dato alla luce ragazze.
In aggiunta a questo, era diventato comune a tutte le comunità il fatto di
molestare le donne per la dote sia fisicamente che mentalmente. Quando la vita
della moglie può essere misurata in denaro e oro ucciderla per questi non è
molto difficile. Questa situazione terribile la si può trovare in molte
famiglie nelle aree urbane, oggigiorno. Specialmente negli ultimi 25-30 anni
l'India può essere divenuta l'unico paese al mondo in cui il nuovo crimine
dell’uccisione delle spose bruciandole per la dote è diventato di moda.
Una cosa che dobbiamo osservare è che una parte di donne
appartenenti alla classe operaia e alle classi medie non ha l'opportunità di
uscire e ottenere un posto di lavoro. Tutto il loro tempo è speso nel lavoro di
casa e lavorare per la famiglia. Come risultato, esse dipendono dagli altri per
la loro vita. Socialmente esse dipendono dai loro mariti. Ecco perché non
provano a fare qualcosa in maniera indipendente. Ci sono così tante restrizioni
su di loro che impediscono di avventurarsi fuori anche della soglia di casa. E
se guardiamo alle donne che si prendono cura degli studi dei loro figli, si
vede che è quasi come una macchina. Tutto il suo lavoro ruota attorno al
marito, agli studi dei bambini e mandarli a lezione privata.
Le condizioni della classe operaia nelle aree urbane sono
pietose. Il motivo principale è la gravità del problema di non avere un posto
dove stare. Così i poveri sono costretti a mettere su casa illegalmente in
luoghi aperti. Molti di loro costruiscono una capanna sui lati delle strade,
dei binari ferroviari e delle fogne (anche sopra le fogne). Nei vicoli stretti
e ai lati delle strade centinaia di famiglie vivono con la costruzione di
baracche. Non c'è nemmeno un centimetro di spazio per costruire un bagno o un
luogo che può essere definito una veranda.
Mentre le città si espandono le baraccopoli continuano ad
aumentare ai lati delle strade, sui luoghi rocciosi e sulle piccole colline
all'interno della città. Non hanno servizi igienici e impianti idrici.
Sovraffollamento, ambiente inquinato e mancanza di servizi di base - le donne
fanno il loro lavoro affrontando tutti questi problemi. La lotta per l'acqua è
una vista comune. In tuguri come questi i prepotenti e le loro molestie sono un
altro problema che devono affrontare. Ma soprattutto il problema più grande è
la demolizione di questi tuguri da parte delle autorità municipali e del
governo con la scusa che sono illegali. Di solito tocca alle donne a opporsi a
queste demolizioni. Perché quando gli ufficiali vengono di giorno con la
polizia e i bulldozer sono di solito le donne e i bambini che sono a casa. Il
sistema capitalista non riconosce il diritto di avere una casa come un diritto
fondamentale.
Le donne nelle aree urbane hanno molte opportunità per
uscire di casa e lavorare. Ottengono posti di lavoro in fabbriche, uffici,
scuole, ospedali e negozi. Ma in molti posti di lavoro non sono pagate allo
stesso modo degli uomini. Oppure gli stipendi sono così bassi che non possono
mantenere una famiglia. Molte donne operaie lavorano nel settore delle
costruzioni con gli appaltatori. Molte donne lavorano come cameriere. Tutti
questi lavori rientrano nel settore non organizzato. Questi non hanno alcuna garanzia
di lavoro o di stipendio.
In cima a tutto questo esse devono fronteggiare le
vessazioni da parte degli appaltatori e degli uomini per i quali lavorano. Ciò
avviene in molte forme. Non solo le donne della classe operaia, ma anche le
donne istruite della classe media si trovano ad affrontare tali intimidazioni.
Le donne sono molestate con tali tattiche di pressione come le minacce di
licenziamento, non dare loro lavoro, trasferimento, con annotazioni negative
sui loro registri, ecc. Pochissime donne sono in grado di condividere queste
cose con gli altri.
Oggi nelle grandi città le industrie elettroniche degli
imperialisti si sono imposte su larga scala. Le ragazze sono impiegate in molte
di esse. Ma i problemi di maggior lavoro, meno salari e il divieto di
organizzazione sono presenti in questi settori. Perciò esse devono lottare
anche per il diritto fondamentale di formare sindacati.
In passato alcuni settori come la produzione di beedi
[piccole sigarette] e incenso era diffusa tra le famiglie. Ora anche molte
nuove aziende danno la maggior parte del lavoro da fare a casa. Le casalinghe
povere che occupano questi posti di lavoro pensano di poter guadagnare un po’
pur essendo a casa. C'è molto sfruttamento in questo lavoro. Anche se lavorano
tutto il giorno con l'aiuto dei loro familiari è difficile per loro guadagnare
perfino 20 rupie. La forza lavoro delle donne povere è pagata molto meno.
Voglio dire che sono molto sfruttate.
Infine, un altro punto è che l'influenza della cultura
imperialista è molto grande sulle donne urbane. Non solo sono influenzate dal
consumismo, ma ne sono anche vittime. Questo aumenta di giorno in giorno.
Invece dei valori umani si dà più importanza alla bellezza e ai prodotti di
bellezza. La conseguenza è che vi è un ambiente di insicurezza a causa di
atrocità e molestie nelle aree urbane. Le giovani donne si trovano ad
affrontare un sentimento di insicurezza ad uscire di casa. Nella vita urbana le
donne stanno soffrendo di molti problemi di questo tipo. Ma ci sono poche organizzazioni
che lottano contro di essi al momento.
Po.Ma: Raccontaci delle varie tendenze del movimento delle
donne.
Com.J: intorno agli anni ‘80 ci fu uno scoppio spontaneo del
movimento delle donne in molte parti del paese, in particolare nelle città.
Questo movimento era l'indicazione della crescente consapevolezza democratica e
contro la coscienza patriarcale tra le donne. Dopo il movimento Naxalbari diede
un duro colpo al sistema semi feudale e semi coloniale dell’India, ci fu uno
scoppio dei movimenti della classe operaia e dei movimenti studenteschi e ci fu
l'Emergenza e le crisi sociali, economiche e politiche delle classi dominanti -
i movimenti delle donne sono nati su questo sfondo.
Anche a livello internazionale c'era l'influenza dei
movimenti degli studenti e delle donne. Per lo più gli studenti, le donne della
classe media e le professioniste hanno partecipato attivamente a questi
movimenti. Al di fuori di questi movimenti spontanei sono nati anche molte
piccole e grandi organizzazioni democratiche di donne. Ma negli ultimi 20 anni
ci sono stati molti cambiamenti nel movimento delle donne, nel loro carattere
politico e in queste organizzazioni. In seguito il movimento di liberazione
delle donne dipendente dalle donne della classe media urbana si è diviso in
varie correnti politiche e ideologiche. Nei movimenti per le nazionalità, in
particolare nella lotta del Kashmir per l’autodeterminazione la partecipazione
attiva delle donne è aumentata notevolmente. Le donne stanno giocando un ruolo
di primo piano nel denunciare le atrocità inumane della polizia e
dell'esercito.
Sotto la guida del partito il movimento rivoluzionario delle
donne si è sviluppato anche nelle zone rurali, soprattutto nel Dandakaranya e
Nord Telengana. Perfino il BJP e RSS hanno riconosciuto la forza delle donne e
stanno prestando attenzione alla diffusione di valori sociali decadenti e
politica corrotta tra di esse.
Molte donne che hanno spontaneamente partecipato ai
movimenti contro le uccisioni per la dote, la sati [la pratica di bruciare le
vedove insieme ai mariti] e le molestie che attirano l'attenzione della nazione
verso tali problemi si erano ritirate dal movimento. Ma molte di loro si sono
fatte un nome come ricercatrici e ideologhe sulle questioni femminili sia in
India che all'estero. Molte di esse hanno fondato organizzazioni di
volontariato (ONG). Ottengono fondi da parte delle agenzie internazionali per
gli studi sulle donne e l'emancipazione delle donne.
Ma hanno un punto di vista femminista e una ideologia
femminista. Ora sono diventate propagandiste a favore del femminismo, dicendo
che dato che il patriarcato è il problema principale delle donne, dobbiamo
lottare solo contro il patriarcato. Ma il patriarcato ha le sue radici nella
società di classe. In tutte le società esso viene perpetuato dalle classi
sfruttatrici, vale a dire dal feudalesimo, dal capitalismo e dall'imperialismo.
Così combattere il patriarcato significa lottare contro queste classi
sfruttatrici. Ma le femministe questo non lo riconoscono. Esse credono che la
condizione della donna in questa società può essere cambiata politicamente
facendo pressioni sui governi e solo con la propaganda. In realtà questa
corrente femminista oggi rappresenta la prospettiva di classe e gli interessi
di classe della borghesia e delle donne alto borghesi del paese.
Le organizzazioni delle donne dei partiti revisionisti come
PCI, PCM e Liberation stanno lavorando attivamente in alcune città. Guidano
movimenti su temi sociali e politici delle donne. Insieme alle questioni di
oppressione delle donne si occupano anche di fare cortei e dharnas processioni
religiose] su problemi come l'aumento dei prezzi, ecc. Sono diversi dalla
corrente femminista, perché non danno importanza solo alle lotte contro il
patriarcato. Ma sono anche organizzazioni completamente riformiste.
A causa della loro politica revisionista non collegano la
liberazione delle donne con la rivoluzione e stanno lavorando con la
convinzione che cambiando i governi saranno in grado di migliorare le proprie
condizioni all'interno di questo quadro sociale esistente. Per esempio, negli
ultimi 2-3 anni hanno concentrato tutte le loro attività nel conquistare il
diritto al 33 per cento dei posti per le donne in parlamento. In realtà la
gente comune ha perso da lungo tempo la fiducia nel sistema parlamentare
corrotto. E' stato inoltre dimostrato che chiunque venga eletto al parlamento
servirà sempre le classi dominanti sfruttatrici e non lavora per i diritti
delle donne o quelli dei poveri.
Ci sono alcune organizzazioni nelle aree urbane che si
stanno adoperando attivamente basandosi sull'analisi marxista, che vedono le
radici dello sfruttamento e dell'oppressione della donna nella società di
classe, riconoscendo il legame tra la liberazione delle donne e la rivoluzione sociale.
Da circa un decennio lavorano tra la classe operaia, gli studenti e le donne
impiegate. In particolare stanno lavorando molto bene in Andhra Pradesh e
Karnataka. Non solo dirigono i movimenti contro l'oppressione delle donne e
altri problemi, ma fanno anche propaganda su vasta scala tra le donne sui loro
diritti e lo sfruttamento e l'oppressione perpetuata su di esse.
Un fenomeno allarmante per i movimenti democratici e
rivoluzionari delle donne è la notizia che le forze dell'Hindutva
[organizzazioni fasciste] stanno lavorando anche tra le donne. Cercano di
ripristinare vecchi valori feudali in nome dell'opposizione alla cultura
occidentale. In nome della tradizione indù e Bharat Mata [Madre India] stanno
sopprimendo la crescente consapevolezza delle donne. Non solo, stanno portando
tra di esse la propaganda feroce contro le minoranze religiose. Le stanno anche
addestrando militarmente in nome di Nari Shakthi.
In breve, il movimento delle donne si divide in varie
correnti ideologiche in tutto il paese. Dobbiamo studiare e costruire un forte
movimento delle donne, combattendo contro le tendenze ideologiche sbagliate.
Po.Ma: Ma le persone che ne sono al di fuori quanto
conoscono il movimento delle donne rivoluzionarie? Qual è il suo impatto?
Com.J: il movimento delle donne adivasi emergente nel
Dandakaranya nell'ultimo decennio ha un sacco di rilievo nella storia del
movimento femminile contemporaneo in India. Il vigore e l'iniziativa delle
donne del Kashmir è maggiore che in altre parti del paese. Migliaia di donne
stanno scendendo nelle strade per opporsi alla crudele repressione
dell'esercito e tutti i tipi di atrocità. Dopo l'attivismo politico delle donne
del Kashmir sono le donne adivasi contadine del Dandakaranya che stanno
giocando un ruolo attivo socialmente e politicamente. Sono organizzate su larga
scala in numerosi villaggi. Esse si oppongono alle antiche tradizioni
patriarcali all'interno della società Adivasi Gond.
Esse partecipano alla lotta armata contro il governo
sfrutatore e il suo esercito e nelle campagne politiche. Questa è una grande
vittoria del Krantikari Adivasi Mahila Sanghatan.
Ma è molto triste che molto poco di tutto questo è
disponibile al di fuori sull'estensione del Kams e sulle sue attività. I membri
e i simpatizzanti del PCI(ML) (Guerra Popolare) in altri stati sanno poco. Il
partito ha fatto alcuni sforzi per questo. Il documento scritto per il
seminario di Patna (è stato pubblicato in Telugu e hindi), il libro sulle donne
martiri e alcuni racconti e brevi storie hanno aiutato nella diffusione di
esso. Ma l'informazione su questo rivoluzionario movimento delle donne non sta
andando avanti regolarmente. Anche la vostra rivista 'Poru Mahila' è vista al
di fuori molto raramente. E' necessario pianificare la sua distribuzione anche
al di fuori delle aree del movimento.
Tuttavia anche se ottengono poche informazioni, quelli
appartenenti alle organizzazioni democratiche e rivoluzionarie sono molto
entusiaste al riguardo. Esse sono sempre influenzate dalla determinazione e dal
coraggio dimostrato da parte delle donne adivasi. L'ampia propaganda diffusa
circa il Kams e le sue attività è molto necessaria. Attraverso essa possiamo
dare una giusta risposta alla brutta propaganda governativa sull'approccio dei
partiti rivoluzionari nei confronti della questione femminile.
Po.Ma: Raccontaci la tua esperienza nel DK.
Com. J: Prima di venire nel DK ho letto articoli e relazioni
sul movimento delle donne. Ma non pensavo che fosse così diffuso. Ecco perché
sono stata molto felice di vedere la dimensione di questo movimento. Devo dirti
una cosa. Nelle lezioni insegnate all'università sulle società tribali si dice
che la società Gondi è molto liberale. Ma dopo aver osservato le popolazioni
Muria, Madia e Dorla da vicino ho capito quanto anche la società tribale fosse
patriarcale. Ho capito quanto sia importante studiare il problema
dell'oppressione delle donne in maniera profonda. Anche se la partecipazione
delle donne contadine adivasi nel processo di produzione è molto alta il patriarcato
ha frenato i loro diritti.
Mentre scriveva sul movimento delle donne durante la guerra
per la nuova società democratica in Cina Jack Beldon, lo scrittore e
giornalista americano aveva scritto, 'Il Partito comunista cinese ha ottenuto
la chiave per la vittoria della rivoluzione. Ha conquistato la parte più
oppressa della società cinese '. Quando ho visto il movimento delle donne in DK
queste parole di Beldon mi sono venute subito in mente. In effetti, dopo la
rivoluzione cinese è stato il movimento rivoluzionario in Dandakaranya che ha
dimostrato che dove c'è una guerra di popolo, dove c'è la lotta armata contro
il sistema imperialista, feudale, compradore per la vittoria della Nuova
Rivoluzione Democratica, le donne della classe operaia partecipano attivamente
su larga scala per l'emancipazione di tutta la società, nonché per la loro
emancipazione.
La guerra popolare aveva frantumato le esitazioni delle
donne. Essa ha raddoppiato la loro forza. Ha mostrato il percorso per la
liberazione delle donne. C'è un nesso tra la società semi feudale, semi
coloniale e l'oppressione delle donne. E' stato dimostrato ancora una volta da
questa vittoria del partito nel DK che il principio marxista che possiamo
portare avanti la lotta contro il patriarcato solo con la lotta per porre fine
a questo sistema è corretto.
Ovunque il partito lavora in modo sistematico, possiamo
vedere che la partecipazione delle donne è maggiore in tutte le attività e
movimenti politici. Nel 1998
a causa delle condizioni di grave carestia nel Sud
Bastar molte donne erano emigrate nell'Andhra Pradesh per il lavoro a giornata.
C'erano anche membri del Kams anche tra di loro. Ma quando abbiamo chiesto loro
di venire agli incontri per l'8 marzo, in un posto in 700 e in un altro in 450
hanno partecipato. Prima di ciò nei raduni contro le condizioni di carestia
avevano partecipato in migliaia. Quando ero lì le donne venivano reclutate nel
PGA su larga scala. In alcuni luoghi il reclutamento di giovani donne è stato
maggiore che per i giovani.
La cosa che mi ha influenzato di più è stato il fatto che le
mogli dei compagni sposati che erano già nelle squadre venivano anch'esse
reclutate. Molte di loro avevano dato anche i loro bambini ai loro parenti e
sono diventate guerrigliere nell'attuale grande guerra popolare per cambiare
questa società. E ho visto molte compagne fermamente con la guerra popolare,
senza guardare indietro, anche se in pochi mesi i loro mariti erano morti in
scontri con la polizia o in qualche altro incidente. In rottura con i tradizionali,
tristi, ristretti confini della famiglia ad esse piace di più questa nuova vita
anche se è piena di pericoli. In tal modo la loro vita e la loro esistenza
acquista significato. Ho visto molti compagni addestrarsi e assumersi nuove
responsabilità.
Costruire unità Kams in ogni villaggio, elezione dei loro
comitati, elezione dei comitati di zona nelle conferenze di zona, inviare
membri dell'unità nei villaggi per le campagne di propaganda, partecipare agli
scioperi generali e ad altre attività di protesta, dando loro l'addestramento
militare - tutte queste sono vittorie di questo movimento. Ma quello che ho
osservato nella mia esperienza è che, poiché i membri dell'AC sono impegnati
senza sosta in vari tipi di responsabilità e a causa di un certo tipo di lavoro
di routine, il lavoro del Kams viene trascurato. Dobbiamo pensare a nuovi
metodi per coinvolgere le donne anziane dei villaggi. Le donne e i loro figli
si trovano ad affrontare una serie di problemi di salute. Aumentando la loro
comprensione in questa materia e con particolare attenzione al loro benessere
si può aumentare il loro entusiasmo. Dobbiamo aumentare la loro partecipazione
alle riunioni a livello di villaggio. Molte persone pensano al Kams come
un'organizzazione di giovani donne. Ampliare la loro conoscenza ristretta della
società è un'altra sfida per noi.
Vi è anche la necessità di dare speciale formazione sociale
e politica alle donne che sono nelle squadre e nei plotoni. Dobbiamo
pianificare la loro formazione continua delle conoscenze scientifiche per
quanto riguarda i problemi di salute. Anche se ci sono discussioni su questi
argomenti, per mancanza di tempo e a causa dell'essere immersi in vari lavori,
queste vengono posticipate. Siamo in grado di sbarazzarci della loro inferiorità,
dando loro conoscenze scientifiche e facendo loro assorbire ampiamente il
pensiero sociale.
Po.Ma: Qual è il tuo messaggio alle donne che lavorano nelle
squadre e nel Kams in DK?
Com.J: Le nostre compagne adivasi in DK stanno costruendo
una nuova storia oggi. Anche se è la zona più arretrata del paese, essa è al
primo posto nel movimento delle donne in corso nel paese. Stanno rispondendo
alle armi della polizia in modo adeguato combattendo alla pari con i compagni
uomini nella lotta armata per liberare questo paese dalla morsa crudele
dell'imperialismo, del feudalesimo e della borghesia compradora. Nei villaggi
si ribellano per i propri diritti di fronte alle minacce e pressioni degli
anziani del villaggio. Esse stanno indebolendo il patriarcato nella cultura
adivasi Gondi.
Anche se si stanno contrapponendo a tali grandi nemici e
forze, la timidezza e il senso di subordinazione, i cui i resti sono ancora
presenti, sono anch'essi i loro grandi nemici che ostacolano il loro sviluppo.
Il complesso di inferiorità viene fuori da questi. Le sue radici sono molto
profonde. Quello che voglio dire ai miei colleghi del Kams è che dovrebbero
aumentare la loro fiducia in se stessi. Devono combattere contro i nemici che
si trovano dentro di sé. Nei prossimi giorni il Kams dovrà affrontare molte
grandi sfide. La repressione dello Stato è già lì.
Oltre a questo, il governo cercherà di mantenere la società
e la cultura Adivasi nell'arretratezza con l'aiuto degli anziani del villaggio
e attraverso i leader adivasi. Diventerà necessario per il Kams affrontarli
politicamente. Allo stesso modo il Kams deve tenersi pronto a portare avanti la
sua comprensione per quanto riguarda la vera liberazione della donna
intervenendo nel movimento delle donne che sta andando avanti nella forma di
varie correnti nel paese. Per affrontare tutte queste sfide le nostre compagne
dovrebbero raggiungere la maturità politica e ideologica e avere fiducia in se
stessi.
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