martedì 23 marzo 2021

verso la grande giornata di lotta del 26 marzo

 Il 26 marzo, in coincidenza con il quarto mese di assedio alla Capitale dell’India, New Delhi, i contadini metteranno in atto uno sciopero generale (Bharat Bandh) in tutto il Paese. È questa un’altra risposta al governo fascista indù di Modi, che in una recente intervista il leader dei contadini, Tikait, ha definito “l’ultimo imperatore”…

La più grande protesta dei contadini in atto nel mondo non si è fermata e non si ferma nemmeno un minuto, ha un pieno calendario di azioni e viene messa in pratica in varie forme, e tra queste, se ce n’era una che più chiara non poteva essere, a conferma delle intenzioni dell’assedio è la costruzione di case in mattoni nei siti della protesta alla periferia della capitale! Tra mille e duemila nei prossimi giorni, per ripararsi dal forte caldo in arrivo, hanno detto i contadini, tra le proteste della polizia che ha fatto scattare un paio di denunce per costruzione abusiva! I contadini intervistati hanno risposto per le rime: la polizia ha bloccato le strade perfino alle ambulanze, ha scavato trincee per impedirci di entrare nella capitale, perché questo viene tollerato? La polizia in grande difficoltà con il traffico continua ad aprire e chiudere le autostrade che portano a Delhi: adesso quella di Ghazipur… ma solo per quelli che arrivano dall’Uttar Pradesh!

Nel piano delle iniziative ci sono state le immense manifestazioni per l’8 marzo, di fatto la più grande manifestazione al mondo delle donne; la partecipazione ad alcune giornate di lotta indette per il 15 marzo scorso: la “Giornata contro le Multinazionali” e la “Giornata contro il Governo”. Anche il Partito Comunista dell’India (maoista), come hanno riportato quotidiani indiani, ha partecipato e fatto appello ad aderire a queste giornate, anche attraverso proprio sindacato del lavoro rivoluzionario.

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