mercoledì 3 marzo 2021

Il governo fascista indù di Modi gioca la carta delle donne contro la guerra popolare creando appositamente un commando tutto al femminile in nome della “emancipazione”!

                    

La gigantesca protesta dei contadini, in corso da oltre tre mesi, sta creando enormi problemi al governo indiano per il quale è diventata una minaccia… ma il governo fascista indù di Modi non può dimenticare affatto “la più grande minaccia interna per il nostro Paese”, come la definì l’ex capo del governo Manmohan Singh, e cioè quella della guerra popolare condotta dai maoisti.

L’intensa attività del Partito Comunista dell’India (Maoista) in “90 distretti in 11 Stati” del Paese, secondo lo stesso governo, che in diverse forme si estende dalle foreste alle città, con la grande partecipazione delle donne combattenti, la cui determinazione è ben nota, ha portato le forze armate dell’India ad inventarsi un commando tutto al femminile inserito nell'unità d'élite anti-maoista CoBRA, che comprende attualmente 12.000 militari, come riporta la stampa indiana online.

“La Central Reserve Police Force (CRPF-Forza di Polizia Riserva Centrale) ha introdotto per la prima volta un commando di 34 donne nella sua unità d'élite Commando Battalion for Resolute Action (CoBRA-Battaglione Commando per Azione Risoluta), che è stata creata nel 2009 ed è principalmente dispiegata negli stati colpiti dall'estremismo di sinistra”.

Il tutto addirittura all’insegna della “emancipazione femminile”, come dice il direttore generale della polizia; una polizia che usa lo stupro come arma di guerra!

“La CRPF ha fatto un altro passo verso l'emancipazione femminile includendo i commando femminili nelle celebrazioni dell'88° battaglione di sole donne".

Questa “emancipazione” consiste in un addestramento che “rafforzerà le loro capacità fisiche e l'acume tattico impartendo un addestramento di livello superiore nel tiro e nelle armi speciali, pianificazione tattica, addestramento sul campo, esplosivi, abilità di sopravvivenza nella giungla, ecc."

Ma il direttore generale della CRPF si spinge oltre, davvero oltre: “La neutralità di genere aggiunta alla diversità della forza delle donne emancipate, crea una famiglia più emancipata che alla fine dà più potere alla nazione".

Ecco a cosa servirebbe questa “emancipazione” organizzata in commando: non solo innanzi tutto a continuare a massacrare altre donne, e uomini, nel tentativo di mettere fine alla guerra popolare, ma a ribadire proprio il ruolo assegnato alla donna: creare una famiglia, anche se più emancipata (e non si capisce cosa si intenda), e infine uno stato più potente.

Quest’altra mossa fascista del governo e delle forze armate indiane è però frutto della disperazione, perché da decenni fanno “piani” con tanto di “data di scadenza” entro cui dovranno sradicare i maoisti (che oramai Modi vede dappertutto, anche nelle città e li chiama “urban naxal”, maoisti urbani, appunto!), piani che la guerra popolare manda regolarmente all’aria!

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