mercoledì 5 dicembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: intervento di Voie Proletarienne - Francia



Dichiarazione della OCML Voie Prolétarienne (Francia)
Amburgo, 24 novembre 2012

Siamo lieti di avere la possibilità di salutare la lotta straordinaria condotta dai nostri compagni in India. 20.000 combattenti armati che combattono sotto la bandiera del comunismo, decine di migliaia di persone che forniscono loro sostegno politico e logistico di fronte a decine di migliaia di soldati e paramilitari inviati dal centro dal potere capitalista di Nuova Delhi. Una guerra di classe di massa su cui i media borghesi in Francia tacciono.
Al tempo stess, il capitalismo sempre più si sta dimostrando un disastro per i lavoratori, con disoccupazione per tanti e condizioni di lavoro disumane per gli altri, con austerità e insicurezza per tutti. La crisi del capitalismo è senza fine ed è andata peggiorando a passi da gigante negli ultimi quaranta anni.
Tuttavia, mentre si fa strada l'idea della necessità della rivoluzione è, le direzioni dei principali partiti politici e sindacati restano riformiste e socialdemocratiche. Guardano in Sud America, al Venezuela e all’Ecuador, come riferimenti rivoluzionari e riducono le rivoluzioni arabe a un mere sollevazioni per la democrazia. Ad esempio, lo scorso febbraio Jean-Luc Mélenchon, leader del Fronte di Sinistra, che comprende il Partito Comunista francese, ha accolto con favore l’annunciata vendita di 126 aerei da combattimento Rafale al governo indiano, aerei dotati di ampia capacità di individuare e colpire bersagli umani.
La nostra organizzazione condanna questo sciovinismo imperialista e ha indicato nella CGT della fabbrica di pneumatici Michelin come esempio da seguire. Tutte le aziende imperialiste francesi vogliono ritagliarsi il loro posto in India, ma alla Michelin il sindacato ha lottato con fermezza contro la politica dell’azienda e contro la difesa degli interessi del proprio paese, dichiarando la propria solidarietà con la lotta dei contadini in India, contro la costruzione di un impianto Michelin nel Tamil Nadu. È stato presentata una denuncia unitaria, sottoscritta congiuntamente da quattro organizzazioni sindacali, due francesi e due indiane, che è stata recentemente approvata dall'OCSE.
In sé questa iniziativa, pur di portata limitata, serve a illustra alcuni principi della nostra strategia politica:
1.      Non sono le rivoluzioni nei paesi capitalisti "sviluppati" che avranno impatto sui paesi dominati ma, al contrario, è la rivoluzione nei paesi dominati che innesca la rivoluzione mondiale. Lo stesso Marx lo riconobbe in una lettera autocritica scritta a Engels il 10 Dicembre 1869 a proposito della situazione in Irlanda e della classe operaia inglese. Lenin pose in primo piano lo stesso problema, per esempio, al Congresso dei Popoli d'Oriente tenutasi a Baku nel 1920. Ed è quello che Mao ha descritto come "il centro della tempesta".
2.      La maggior parte di quelli che un tempo erano i paesi coloniali o semi-coloniale e feudale o semi-feudale sono ora dominati dal capitalismo sia nazionale che internazionale e, in alcuni casi sono addirittura diventati potenze imperialiste regionali o "emergenti". Ciononostante, la dominazione imperialista e la competizione inter-imperialista sono sempre più spietate.
3.      Nei paesi dominati e nelle ex-colonie i contadini rappresentano una parte significativa delle masse lavoratrici sfruttati. Il trionfo della rivoluzione comunista mondiale sarà possibile solo grazie un'alleanza tra gli operai ei contadini e attraverso la guerra popolare di lunga durata nelle campagne e l’insurrezione nelle città, seguendo le strategie assunte e innovate dai nostri compagni maoisti in Nepal . Questa alleanza tra il martello e la falce non ci fu durante la Comune di Parigi del 1871, ma ci fu durante la Rivoluzione russa al tempo di Lenin. Questa alleanza resta oggi decisiva.
4.      In Francia, il nostro principale nemico è la borghesia, il capitalismo imperialista francese. La classe dominante ha agenti in seno al movimento operaio, e attualmente siamo dominati da esse. In Francia, le forze antimperialiste e i militanti maoisti sono deboli. Per sviluppare la solidarietà internazionale, dobbiamo costruire organizzazioni nei nostri paesi. Il nostro compito immediato decisivo in Francia è quello di costruire un partito marxista-leninista nel seno della classe operaia.
5.      tutti quanti combattono l’imperialismo, in India e ovunque, sono nostril alleati nella nostra battaglia contro l’imperialismo, contro le direzioni riformiste e per la costruzione del nostro partito.

Viva la lotta dei nostri compagni in India!
Viva la solidarietà internazionale!
Viva la rivoluzione proletaria mondiale!

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