lunedì 10 dicembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: intervento di Red Action - Croazia




Dichiarazione di Red Action (Croazia) alla Conferenza Internazionale a sostegno della guerra popolare in India
Amburgo, 24 novembre 2012

Il mondo in cui viviamo è in continuo cambiamenti e dinamica. Un mondo pieno di contraddizioni. Secondo noi la sinistra in generale non riesce a dare spiegazioni valide dei processi in cui siamo coinvolti oggi e ad avere un programma vincente per superare le contraddizioni in cui siamo costretti a vivere. È anche vero, però, che nulla del mondo di oggi può essere spiegato senza comprendere imperialismo.
L'imperialismo è senza dubbio la fonte delle principali contraddizioni. La sua corsa per salvaguardare il margine di profitto forza il capitale imperialista non solo a creare tutti i conflitti e le guerre con sempre maggiore frequenza in questi anni di crisi, ma anche ad essere costantemente in guerra contro la classe operaia e dei popoli del mondo. Possiamo osservare questa guerra costante negli attacchi ai salari e condizioni di vita della classe operaia nei paesi imperialisti, negli attacchi razzisti del sistema contro i migranti e i giovani, nella distruzione della classe operaia industriale e nell’ aggressivo processo di privatizzazione nei paesi dipendenti dell'Europa orientale e in altri paesi europei di "periferia". È oggi della massima importanza ricordare anche a noi stessi quello che avrebbe dovuto avere imparato un secolo fa: che l'imperialismo non è una politica di un paese per interferire negli affari di un altro, esso è una fase del capitalismo i capitali monopolisti non possono esistere senza provocare regolarmente delle guerre tra di loro, ma anche facendo una guerra continua contro i popoli del mondo.
Queste guerre non sono una scelta del capitale, che non può esistere senza queste guerre, né del proletariato, contro cui la guerra è già in corso. La presenza della lotta armata non dipende da quanto "democratico" è uno Stato, ma da quanto forte è la resistenza dei popoli contro il capitale. Solo una forte della resistenza popolare costringe gli Stai ad usare il fascismo, nel senso in cui siamo abituati ad intenderlo: una dittatura aperta delle forze più reazionarie del capitale finanziario; l’opposto della dittatura nascosta che conosciamo come parlamentarismo. Dunque, gli attacchi armati aperti contro il popolo sono una parte inevitabile dei tentativi della dittatura del capitale di mantenere il suo dominio, quando di confronta con un movimento rivoluzionario popolare.
L'India è il nostro più forte fronte di lotta contro la dittatura del capitale. Non è così solo per questo o quello sviluppo storico specifico dell’India, ma anche e soprattutto grazie a un movimento rivoluzionario in grado di comprendere le contraddizioni in cui è costretto ad agire. La campagna genocida scatenata dalla dittatura del capitale contro il popolo dell'India è il risultato della capacità del movimento rivoluzionario di aprire un fronte di resistenza a questa dittatura. In questo senso, la guerra popolare in India è una lezione estremamente importante e attuale per la sinistra che, purtroppo, è incapace di comprenderla.
Questa resistenza alla guerra imperialista genocida contro i popoli dell'India non è meno importante della guerra di Liberazione del Popolo in Vietnam nel secolo scorso. Tuttavia, il livello di sostegno per questa giusta lotta del movimento rivoluzionario indiano da parte della sinistra non è neanche lontanamente al livello del sostegno che fu dato al movimento rivoluzionario vietnamita negli anni Sessanta e Settanta. Gran parte della sinistra, specie nei paesi imperialisti, è ignora del tutto la guerra o è impegnata in ridicole settarie e dogmatiche critiche al grande movimento rivoluzionario indiano o si rifiuta di analizzarne l'importanza al di fuori delle proprie categorie predeterminate. La relativa assenza di sostegno alla guerra popolare in India  è uno dei segni più chiari della debolezza del movimento rivoluzionario mondiale oggi.
L'importanza della guerra Popoli in India non sta solo nelle sue dimensioni enormi e il conseguente livello di genocidio e atrocità perpetrate dell'imperialismo contro il popolo dell'India, sta anche nel suo potenziale. Le contraddizioni nell’India di oggi, che è al tempo stesso un paese dipendente ma anche un esportatore rilevante di Capitale, che ha uno dei più alti tassi di crescita economica del mondo ma dove una gran parte della popolazione vive in condizioni pre-moderne, che è una potenza nucleare ma non riesce a controllare il proprio territorio; rendono oggi l'India in un potenziale "anello debole dell'imperialismo". La vittoria delle forze rivoluzionarie cambierebbe irreversibilmente tutto il mondo.
Perciò, il sostegno alla guerra popolare in India non è l’ avventurismo di una sinistra occidentale romantica che guarda ad altri paesi perché è incapace di lottare nel proprio paese, non è solo una espressione formale di solidarietà internazionale, si tratta di un obbligo per chiunque riesca a comprendere le contraddizioni del mondo in cui viviamo, e sia disposta a sfidare realmente la dittatura imperialista del capital.

Saluto rosso alle nostre truppe in India!
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Red Action, Croazia  

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