domenica 28 ottobre 2012

NEWS DALL'INDIA- SCIOPERO CONTRO LA POLITICA ECONOMICA ORGANIZZATO DAL PCI (M)


Sciopero contro la politica economica del governo organizzato dal PCI (m).

Il partito comunista dell’India (Maoista) ha convocato un bandh (sciopero generale con blocco totale di attività pubbliche, private e dei trasporti n.d.r.) contro la politica economica reazionaria del governo centrale dell’India, specialmente contro l’aumento dei prezzi del gasolio, del gas di cucina e altri prodotti base.

In Odisha sono state bloccate le strade e come conseguenza si è bloccato il traffico dei veicoli commerciali.
La vita normale si è vista influenzata nell’area di Narayanpatna del distretto di Koraput e l’area di Kalyansinghpur del distretto di Rayagada per gli alberi tagliati dai ribelli maoisti nel danneggiare le strade in alcuni luoghi. “I maoisti hanno tagliato gli alberi in alcuni luoghi della zona di Kalayansinghpur per la prima volta”. Ha detto Vinod Lakra, un ufficiale di polizia della regione.

Il Comitato dell’Area di Kashipur-Niyamgiri del Partito Comunista dell’India (Maoista) ha distribuito volantini e manifesti nell’area appellandosi al popolo per opporsi alla politica economica del governo centrale.

NEWS DALL'INDIA- MEMORANDUM CONTRO LA REPRESSIONE DEL MOVIMENTO DEI LAVORATORI A HARIDWAR




22 Ottobre 2012-  c’è stata una manifestazione di protesta a Uttarakhand Bhawan il 20 Ottobre 2012 contro la repressione del movimento dei lavoratori, particolarmente contro la registrazione di falsi e fabbricati F.I.R. contro 32 lavoratori collegati alla Inqulabi Mazdoor Kendra che stavano partecipando ad un corteo pacifico dopo il completamento della loro Terza Conferenza di due giorni a Haridwar.
Attivisti di differenti organizzazioni si sono riuniti a Uttarkahand Bhawan e sottoscritto un memorandum al commissario residente domandando l’annullamento di FIR fabbricati. Hanno anche chiesto un’inchiesta giudiziaria per la registrazione di falsi FIR e la punizione degli agenti coinvolti a imporre di dire il falso e fabbricare FIR. Gli attivisti di Inqalabi Mazdoor Kendra , Krantikari Lok Adhikar Sangathan, Krantikari Naujawan Sabha, Mehnatkash Mazdoor Morcha, Mazdoor Patrika, Pragatisheel Mahila Ekta Kendra e altri erano presenti. Un incontro era stato anche organizzato dove gli intervenuti hanno enfatizzato la lotta contro l’assalto dello stati diano contro i lavoratori e le masse poveri.una copia del memorandum data al R.C. di Uttarakhand qui sotto.


MEMORANDUM 20.10.2012
A:  Commissario Residente, Uttrakhand Bhawan, New Delhi
Soggetto: - Memorandum contro la repressione del movimento dei lavoratori e la registrazione di falsi e fabbricati FIR contro lavoratori e attivisti al P.S. Ranipur Haridwar.

Noi organizzazioni/individui firmatari siamo venuti per opporci alla repressione dei lavoratori e alla violazione rampante anche come diritti democratici e fondamentali di comune cittadino dalla polizia di  Uttarkhand.
Il governo di Uttarkhand è inflessibile nel reprimere il movimento dei lavoratori. Vogliono uccidere l’unità dei lavoratori in una fase nascente e per questo scopo ricorrono all’uso illegale della forza di polizia e altre macchine amministrative. Il 15 Ottobre 2012 un falso e fabbricato FIR dal numero 321/2012 alla p.s. Ranipur è stato registratol’amministrazione locale e anche le autorità di polizia interessate erano consapevoli che il 14 e 15 ottobre 2012, la terza Conferenza di Inqlabi Mazdoor Kendra era in corso a Haridwar, Uttarakhand.
Alla fine della conferenza un corteo ha avuto luogo dal Chinamay Degree College al villaggio Rawali Mahdood e l’intimazione scritta datata 05/10/12 riguardante la manifestazione è stata anche data al SDM Haridwar10 il giorno dopo (copia allegata).
La citata applicazione era trasmessa al SHO Ranipur con la direttiva di essere necessario, tuttavia sulle istruzioni dell’autorità a livello di stato, un FIR fabbrivato numero321/2012 U/S 147/341/447/505 I.P.C. anche sotto la settima legge criminale è stata registrata contro 32 persone identificate e 150 sconosciute.
È pertinente menzionare qui che diverse persone che non erano presenti alla conferenza o anche pochi sono che non hanno mai visitato Haridwar sono stati menzionati nel F.I.R. come ulteriore motivo di spazzare via il movimento dei lavoratori nella fase nascente.
C’è un’offensiva di stato contro le masse generali e anche contro la classe operaia del paese, che sono proni alla repressione di stato.
Il diritto del lavoratore è stato violato pesantemente dalla macchina di stato. Il dipartimento del lavoro è diventata un’istituzione defunta e le leggi sul lavoro trovano posto solo sui libri di legge per essere pubblicati.
L’incidente del 15 Ottobre  è un rigido esempio della repressione del lavoratore. Il 15 Ottobre quando attivisti e membri di Inqulabi Mazdoor Kendra sono usciti fuori con il corteo chiamato Majdoor Adhikar Jagrukta Rally in modo pacifico la polizia ha registrato un falso F.I.R. contro di loro.
Stiamo vivendo in un paese democratico. Organizzare riunioni, fare cortei, organizzare convegni, fare slogan e proteste in maniera pacifica è un diritto democratico del cittadino indiano.
L’articolo 19 della Costituzione Indiana da garanzia alla libertà di parola ed espressione come anche alla libertà di associazione e assemblea in maniera pacifica come diritto fondamentale.
Nell’incidente citato sopra, la polizia locale ha superato il limite registrando un caso falso e fabbricato contro cittadini innocenti dell’India violando il loro diritto fondamentale. Il governo di Uttarakhand come anche lo stato indiano ha fallito nel proteggere I dirriti dei suoi cittadini, particolarmente di quelli che vengono da sezioni vulnerabili della società.
Noi organizzazioni/individui firmatari pensiamo che la polizia aveva presentato un F.I.R interamente falso e fabbricato contro gli attivisti e i membri dell’ Inqlabi Mazdoor Kendra.
Condanniamo anche quest’azione di polizia su membri e attivisti innocenti dell’ Inqlabi Mazdoor Kendra.
Domandiamo che:

  1. F.I.R. No. 321/2012 registrato alla P.S. Ranipur , Haridwar, uttarakhand contro lavoratori, membri e attivisti dell’ Inqlabi Mazdoor Kendra sia annullato immediatamente
  2. gli agenti di polizia siano puniti per aver fabbricato e presentato un falso F.I.R.
  3. fermare la repressione del movimento operaio
  4. ristabilire il diritto del lavoratore.

Inqalabi Mazdoor Kendra
Krantikari Lok Adhikar Sangathan
Krantikari Naujawan Sabha
Mehnatkash Mazdoor Morcha
Mazdoor Patrika
Pragatisheel Mahila Ekta Kendra
PDFI
RDF
Radical Notes
Shramik Sangram Samiti
Sanhati-Delhi
Shramik Duniya
Students For Resistance
Vidyarthi Yuvjan Sabha
Workers Unity Trade Union

NEWS DALL'INDIA- AVANZA IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO IN MANIPUR



“Partisan”  si congratula nell’apprendere la notizia della formazione da parte del Partito Comunista Maoista di Manipur (PCM) il 21 Settembre, della Nuova Milizia Popolare (NMP).
Lo stato di Manipur fu annesso all’India per mezzo della forza nel 1949; da allora si è sviluppato come uno stato coloniale e semifeudale. In questo contesto il PCM è uno dei gruppi armati più importante di questa regione.
In una sua dichiarazione, il Partito fa enfasi sulla necessità di superare l’idea revisionista che la rivoluzione è possibile senza violenza. Difende gli insegnamenti di Lenin su cui “la guerra è il risultato inevitabile del sistema di sfruttamento” e che “il sistema imperialista è la fonte de la guerra moderna”.
Il Partito impugna la conclusione di Mao che “ la rivoluzione significa l’uso della violenza per la classe oppressa che significa la guerra rivoluzionaria”.
Secondo il PCM, è impossibile fare la rivoluzione ed emanciparsi senza prendere le armi.
Il PCM è fortemente impegnato nella strategia maoista della guerra popolare. Con la Nuova Milizia Popolare svolgerà un’attività guerrigliera con l’obiettivo finale della formazione di un esercito popolare.
Il PCM è parte del Movimento Comunista Internazionale. Il PCM difende apertamente le esperienze rivoluzionarie del Partito Comunista dell’India (Maoista), del Partito Comunista del Nepal (Maoista) e del Partito Comunista del Perù, che per loro sono le espressioni più avanzate della teoria maoista della guerra popolare.
Il Partito Comunista Rivoluzionario del Canada (PCR-RCP Canada) si congratula per la formazione della Nuova Milizia Popolare poiché senza dubbio stimolerà e farà avanzare la lotta rivoluzionaria e rafforzerà le forze rivoluzionarie del mondo sotto la bandiera del marxismo-leninismo-maoismo.

sabato 27 ottobre 2012

NEWS DALL'INDIA- DALIT UNITI NELL'OPPORSI AI CRIMINI CONTRO LE DONNE


Introduzione di Frontlines:

Le condizioni oppressive dei Dalits a causa del sistema Hindu delle caste, favorito storicamente dall’attivo appoggio del colonialismo britannico, e in seguito formalmente reso illegale ma ancora oggi profondamente radicato in India , ha portato ad attacchi innumerevoli e resistenza in corso. L’attacco ai Dalit dalle caste elevate nel 2010, ha effetti attuali sia in paura che in lotta.

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GAUTAM DHEER CHANDIGARHDeccan Herald, 12 Ottobre 2012

Anche dopo quasi due anni dall’infame incidente nel villaggio di Mirchpur in Haryana che ha shockato la nazione sull’uccisione dei dalits e l’incendio delle loro case da parte di gente di caste alte, oltre 70 famiglie colpite rifiutano di ritornare nelle loro case.
Hanno paura per la loro vita e proprietà. Dal 2010 queste famiglie sono state accampate con le poche cose rimaste in baracche vicino una casa colonica alla periferia di Hisar.
I recenti incidenti di stupro in Haryana, incluso il caso scioccante che ha forzato il presidente del Congresso Sonia Gandhi a raggiungere la porta di una famiglia di una ragazza minorenne dalit che si è suicidata dopo essere stata stuprata da un branco, ha lasciato i sentimenti delle donne vulnerabili.
Vessati su una gran quantità di crimini contro le donne, molti attivisti Dalit adesso si riuniranno  domenica  a Panipati  sotto l’egida della Campagna Nazionale sui Diritti Umani Dalits per stilare un piano d’azione per trattare la “situazione deteriorata”.
Pianificano una grande protesta delle donne Dalit il mese prossimo al Jantar Mantar di Delhi. Il segretario generale dell’ All India Dalit Mahila Adhikar Manch, Asha Kotwal, ha dichiarato che l’idea è di fare agire le autorità. “ Terremo una riunione a Panipati e in seguito faremo cortei nelle città e nei villaggi dello stato dove notizie recenti di atrocità contro le donne Dalit sono venute alla luce,” ha detto. Avvocato e coordinatore di stato del forum Savita Singh ha ditto che il rafforzamento delle previsioni della legge SC e ST era poca cosa in Haryana.
Ha detto che oltre agli stupri, i Dalit sono umiliati in molti altri modi. In certi casi, gente appartenente alle caste alte influenti ancora non permettono ai Dalit ci utilizzare le loro fonti d’acqua, ha detto.

NEWS DALL'INDIA- ISTRUZIONE E RIVOLUZIONE PER I GIOVANI NELLE AREE RIVOLUZIONARIE


Ennesimo articolo della stampa borghese indiana che prova a gettare discredito sulla rivoluzione più grande del mondo ma, come spesso succede, elogiando di fatto i rivoluzionari. In questo caso specifico si dice esplicitamente come i maoisti stiano riuscendo a diffondere l'istruzione tra la popolazione e come allo stesso tempo si diano gli strumenti e le conoscenze agli adolescenti per combattere l'oppressore, ciò scandalizza la borghesia che al contrario ammette di fatto lo sfruttamento minorile e in un paese come l'india anche la schiavitù infantile.

Libera traduzione dal quotidiano borghese  The pioneer del 14 ottobre.


Oltre a produrre armi in fabbriche, presumibilmente situate nelle dense giungle di Abujhmad e fornendo istruzione ai bambini in scuole improvvisate, i ribelli maoisti stanno anche addestrando i bambini tribali nel combattere le forze di sicurezza insegnandogli lezioni di rivoluzione.
Fonti nelle remote aree del Bastar dicono che i ribelli hanno instaurato un rapporto con le famiglie tribali fornendo istruzione in lingua Gondi ai loro bambini e inoltre creando interesse verso l’istruzione.
Anche in queste aree inavvicinabili, i maoisti stanno segretamente allenando i bambini nell’uso di armi leggere e insegnando loro lezioni di Rivoluzione Rossa (guerra popolare), come chiamano l’attuale insurrezione nelle aree remote della divisione di Bastar.
La mancanza di conoscenza dell’hindi è stato un gran ostacolo per i tribali nella fruizione dell’istruzione.
Anche se il dipartimento del welfare tribale aveva provato a preparare libri in Gondi, gli sforzi si sono rivelati inadeguati.
I ribelli hanno ottenuto più del governo, preparando libri in Gondi nei quali hanno anche inserito lezioni sull’ideologia maoista e sulla lotta degli adivasi contro le forze di sicurezza.
Lo scorso mese, la polizia ha recuperato pistole dalla foresta di Maraiguda dopo uno scontro con i ribelli e ha dichiarato che le pistole sono state preparate dai maoisti localmente e usate come armi d’addestramento.
Gli estremisti le usano anche durante i combattimenti con la polizia e le forze di sicurezza. Solo il mese scorso, la polizia ha distrutto una “fabbrica” di pistole artigianali.
Tutti questi episodi suggeriscono che i maoisti hanno rafforzato la loro presa sui tribali in Bastar.
Intensificando il loro consolidamento, i maoisti stanno reclutando bambini tribali per formare piccoli gruppi di azione. Questo sta abbassando il numero dei bambini nelle scuole dell’area tribale (in quelle governative già poco frequentate, l’articolo qui si contraddice con quanto detto in apertura dello stesso n.d.r.).
I ribelli stanno anche usando le scuole per confondere le forze di sicurezza.
Report hanno anche diffuso di studenti tribali scomparsi dalle scuole durante gli scorsi 2-3 anni. Questi bambini sono attualmente portati via dai maoisti, volentieri o con la forza. Ultimamente i maoisti chiedono un bambino da ogni famiglia nelle parti sud-occidentali del Bastar.

VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE- IL COMITATO AUSTRIACO PREPARA LA SUA DELEGAZIONE


Austria – Incontro del Comitato di solidarietà con l’India! Per la Conferenza Internazionale a sostegno della guerra popolare in india di Anburgo (fine novembre 2012)

3. Incontro del Comitato di solidarietà con l’India

Domenica 28.10.2012 avrà luogo il 3° incontro del Comitato a sostegno della guerra popolare in india. I temi sono:

Relazione e discussione: libertà per tutti i prigionieri politici in India! (La condizione e la lotta dei prigionieri politici in India e i nostri compiti)
Notizie dai gruppi di lavoro sulla lotta delle donne, cultura e lotta delle lavoratrici, e pianificazione delle feste di solidarietà del 16 novembre
L’allargamento della nostra Campagna e Costruzione di una delegazione per la Conferenza internazionale a sostegno della guerra popolare in India di Amburgo (fine novembre 2012).

Dove e quando? Amerlinghaus (Wien 7., Stiftgasse 8, U3 Volkstheater), Raum 4, dalle 17.00
ulteriori info: indiensolidaritaet.wordpress.com


Il Comitato di Solidarietà con l’India sui giorni della Letteratura Critica a Vienna.
Materiale del Comitato a sostegno della guerra popolare in India (KVI), e l’opuscolo, appena pubblicato, della casa di distribuzione Partisan per il 9° Congresso del PCI(Maoista) si possono trovare anche presso Le Giornate della Letteratura Critica (KriLit) a Vienna il 26/27 ottobre. Revolutionaere Aufbau [Costruzione Rivoluzionaria] sarà presente con uno stand, dove si trova anche nostro materiale e rappresentanti del nostro Comitato.

Le KriLit avranno luogo in Brunnenpassage, Brunnenmarkt/Yppenplatz (Payergasse), 16. Bezik, Ottakring. Venerdì 26.10. dalle 12.00 fino alle 19.00, Sabato 27.10. dalle 10.00 fino alle 19.00. 

Comitato a sostegno della Guerra popolare in India (KVI)

Libertà per tutti i prigionieri politici in India!
Fermare il terrore imperialista!
Per la vittoria della Guerra Popolare!

venerdì 26 ottobre 2012

VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE- NUOVA ADESIONE DAL MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO ITALIA


ll 24 Novembre si terrà ad Amburgo la Conferenza internazionale promossa dal Comitato di sostegno alla guerra popolare in India.  L'Mfpr in occasione dell'8 marzo di quest'anno ha dedicato di questa giornata alle migliaia e migliaia di donne indiane in prima fila nella guerra popolare, e sarà presente ad Amburgo.
In India, paese definito "la più grande democrazia del mondo" l'uguaglianza tra uomini e donne è solo sulla carta perché nella realtà di tutti i giorni le donne subiscono una pesante oppressione, di classe, di genere, feudale/religiosa, di casta di lunga durata: dai matrimoni forzati sin dall'età dell'adolescenza, alle violenze domestiche, alla negazione del diritto alla proprietà della terra, alle forme di quasi schiavismo per le vedove… nelle zone rurali e interne, alle condizioni di pesantissimo sfruttamento delle donne della classi più basse nelle fabbriche dei centri urbani per non parlare del dilagante sfruttamento della prostituzione al servizio sempre più esteso anche del turismo sessuale dei cosiddetti uomini borghesi "civili" dei paesi occidentali, assecondato  dal governo reazionario indiano, per soddisfare i loro sporchi piaceri pagando gli stupri perfino sulle bimbe.

Arundathy Roy, famosa scrittrice indiana sostenitrice del movimento antiglobalizzazione e dei diritti delle donne,  nel suo reportage "Nella giungla con i maoisti" parla anche delle donne  molto spesso  vittime di violenza sessuale da parte dei militari governativi che si servono dello stupro come arma di repressione di stato, esercitando una violenza spietata contro le donne, e in particolare contro le compagne maoiste. Ma per tantissime donne la violenza e gli stupri subiti sono diventati la leva per ribellarsi ad un sistema di profonda oppressione; esse si sono unite alla guerra popolare trasformandosi, con la guida cosciente del patito comunista indiano maoista,  in combattenti che stanno in “prima linea” nella lotta rivoluzionaria, molte donne oggi hanno ruoli di dirigenti nella guerra e nel partito in cui come scrive la stessa Arundathy lottano anche al suo interno "… non solo per affermare i loro diritti ma anche per convincere il partito che l'uguaglianza tra uomini  e donne è al centro di un ideale di società giusta" . Le donne  in lotta nella guerra popolare sono un forte esempio per la lotta del movimento delle donne in ogni parte del mondo contro questo sistema sociale che ci vuole oppresse e subalterne, che anche in un paese come il nostro, imperialista e capitalista, ci vuole riportare indietro in un moderno medioevo, lo si vede dagli attacchi che subiamo quotidianamente (lavoro, violenza, diritto di aborto…).

MFPR Italy

VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE- NUOVE ADESIONI DA GALIZIA, STATO SPAGNOLO, REGNO UNITO E SRI LANKA!


GALIZA-Stato spagnolo: Appoggiare e partecipare alla Conferenza Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India.

Eliminare le illusioni e prepararsi a combattere!
Mao Tse-tung

Il Comitato di Costruzione del Partito Comunista maoista-Galizia desidera rendere pubblico il suo sostegno alla Conferenza Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India che avrà luogo nella città di Amburgo nel Novembre di quest’anno.
Inoltre torna al lavoro del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India e del Comitato Galiziano di Appoggio alla Guerra Popolare in India che porta avanti nella nostra patria questo importante compito internazionalista.
L’appoggio alla Guerra Popolare Rivoluzionaria che dirige il Partito Comunista dell’India (Maoista) in India è una linea che separa gli opportunisti che trafficano con la rivoluzione e il socialismo mentre accendono candele alla democrazia borghese, autentica dittatura di sfruttamento ed emarginazione del proletariato e delle altre classi popolari.
Il regime reazionario indiano si presenta come la“più grande democrazia del mondo” quando invece è una grande prigione di popoli, dove la schiavitù e le caste non sono abolite, la carta bagnata delle leggi borghesi.
Il Glorioso sentiero della Rivoluzione, della guerra popolare che è la guerra delle masse popolari è l’unico cammino di liberazione dell’umanità dall’oppressione di un sistema economico di sfruttamento, oggi più che mai internazionale, nella sua fase imperialista.
Ciò indica che la loro lotta eroica è strettamente legata alla nostra causa, come classe e come popolo.
Facciamo un appello ai settori più avanzati del proletariato galiziano, del popolo e delle persone democratiche del nostro paese ad appoggiare questa eroica lotta rivoluzionaria e a partecipare a questa importante conferenza internazionale.
La Guerra Popolare Rivoluzionaria in India serve la Rivoluzione Proletaria Mondiale, e la Rivoluzione in Galizia!
Galizia, ottobre del 2012

Comitato di Costruzione del
Partito Comunista maoista-Galizia

Stato Spagnolo-GRAN MARCHA HACIA EL COMUNISMO PARTECIPERA’ ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE IN SUPPORTO ALLA GUERRA POPOLARE IN INDIA (AMBURGO, 24 NOVEMBRE 2012).
Messaggio da Gran Marcha Hacia el Comunismo indirizzato agli organizzatori della Conferenza Internazionale

Madrid (Spagna) 21 Ottobre 2012

Al Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India e al BGIA

Cari Compagni,

Siamo felici di informarvi che Gran Marcha Hacia el Comunismo ha preso la decisione di partecipare alla Conferenza Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India che si terrà ad Amburgo il prossimo 24 Novembre.

Questa decisione è il risultato del lavoro politico e di propaganda di sostegno a questa Conferenza Internazionale ad Amburgo che Gran Marcha Hacia el Comunismo conduce negli ultimi mesi.
 Gran Marcha Hacia el Comunismo considera che la solidarietà con la Guerra Popolare in India e il Partito Comunista dell’India (Maoista) che la dirige, è un dovere dei rivoluzionari e comunisti del mondo. Siamo dell’opinione che la celebrazione e il successo di questa Conferenza Internazionale rafforzerà l’unità dei lavoratori e dei popoli di differenti paesi del mondo nel loro sostegno a questa importante lotta che oggi è un faro splendente per tutti gli oppressi e gli sfruttati in tutto il mondo.

Saluti comunisti

Gran Marcha Hacia el Comunismo       


Regno Unito-

Democracy and Class Struggle fa appello per sostenere la Conferenza Internazionale di Supporto alla Guerra Popolare in India ad Amburgo il 24 Novembre.
Ci impegniamo a mandare dei rappresentanti dalle Isole Britanniche a questa Conferenza di Sostegno ai Compagni Indiani e facciamo appello ad altri compagni in Europa a sostenere questa conferenza e parteciparvi

Nickglais

Editore di Democracy and Class Struggle.

Sri Lanka-Al Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India

Cari compagni,

Amburgo, 24 Novembre:
Tutti alla Conferenza Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India.

Innanzitutto vorrei mandare i miei ringraziamenti di cameraderia a voi a nome del nostro Front Line Socialist Party (Sri Lanka) per organizzare una conferenza speciale per supportare la Guerra Popolare del Partito Comunista Indiano Maoista. È indubbio che sarà un importante punto di riferimento nella lotta per instaurare il socialismo nella regione del Sud Asia.

Anche il nostro partito sta lavorando con il bisogno di stabilire comprensione reciproca e unità con le organizzazioni rivoluzionarie attive nella regione del Sud Asia.
Il partito ha ricevuto il vostro messaggio circa la conferenza in un tale momento.
Pertanto, vi informo con felicità che una delegazione del nostro partito parteciperà, incluso un membro del politbureau all’importante conferenza.

Vi invito a mandarci i necessari dettagli e documenti importanti per la conferenza.

Grazie,
con camaraderia,
Gamini Hettipathirage,
Comitato di Svizzera,
Front Line Socialist Party (Sri Lanka)

domenica 21 ottobre 2012

NEWS DALL'INDIA- MAOISTI UCCIDONO SEI PARAMILITARI IN UN'IMBOSCATA


Libera traduzione da Hindustan times del 20 ottobre.


veicolo "anti-mina" usato dai paramilitari indiani nell'Operazione Green Hunt"


Sei uomini della Forza di Riserva Centrale di Polizia sono stati uccisi e 8 feriti quando un IED (dispositivo esplosivo improvvisato) esploso, innescato dal Partito Comunista dell’India (Maoista), ha fatto saltare in aria un veicolo anti-mina nell’area della foresta della località di Barha sotto la giurisdizione della stazione di polizia Dumaria nel distretto di Gaya Martedì.
Questo è stato il terzo incidente di attacco maoista nell’area della stazione di polizia di Dumaria, vicina al confine con il Jharkhand, negli ultimi 5 mesi. L’esplosione, seguita da uno scontro a fuoco, ha avuto luogo nel giorno in cui il direttore generale di polizia del Bihar, Abhayanand, stava partecipando ad un incontro di alto livello di alti segretari e direttori generali di polizia di nove stati sulla strategia per colmare il vuoto di sicurezza nelle aree gravemente colpite (dalla Guerra Popolare n.d.r.).
Il Direttore Generale Aggiunto (legge e ordine) Suresh Kumar Bhardwaj ha detto che la condizione di tutti i sette feriti era seria e sono stati trasferiti in una casa di cura privata nella capitale dello stato. Ha detto che l’incidente è avvenuto intorno alle 6 e 20 a.m. sulla strada Magra-Chakarbanda del distretto quando il veicolo anti-mina stava trasportando personale CRPF,  impegnato in operazioni combinate contro i maoisti.
L’operazione combinata della forza paramilitare e della polizia di stato era iniziata seguendo un’informazione riguardante l’assembramento di maoisti in un’area della foresta lungo il confine Bihar-Jharkhand. “Durante le operazioni congiunte, un veicolo trasportante il personale di sicurezza è stato fatto saltare in aria con una potente esplosione. Lo scoppio è stato condotto tramite un dispositivo remoto. L’impatto è stato intenso che il veicolo è stato spazzato via,” ha detto l’ADG, aggiungendo che c’era stato un pesante scambio di fuoco tra le forze e i maoisti dopo l’esplosione. Lo scontro è continuato fino in serata. L’esplosione ha causato la morte di due agenti di sicurezza sul luogo, mentre altri sono morti per le loro ferite mentre erano portati all’ospedale a Gaya.
Due uomini CRPF sono morti in una clinica private a Patna. L’ADG ha detto che i CRPF uccisi sono stati identificati come l’ispettore Hanumant Singh, il sub-ispettore Ramji Ram, Lal Babu, i gendarmi Aditya Narayan Yadav, Ashok Nirala e Rai Singh.
Quattro poliziotti feriti Sarfuddin Ali, Amrit Bhai, Manoj Roy e Girish Chandra, sono stati ammessi in una clinica privata a Patna. I dottori che li stanno curando hanno detto che la condizione di Ali è grave. Tra gli altri uomini CRPF feriti ci sono  il comandante in capo BK Singh insieme ai gendarmi Sudershan Kumar, Kaushal Sharma e Sachin Pati.
Un altro po’ di poliziotti sono sospettati di essersi feriti nell’esplosione, ha detto Bhardwaj, aggiungendo che il veicolo anti-mina è stato gravemente danneggiato. È sospettato che i maoisti hanno usato una grande quantità di esplosivo per detonare l’IED.
Bhardwaj ha detto che i maoisti forse sono entrati in Jharkhand dopo aver detonato il dispositivo ed è stata chiesta l’assistenza del governo dello stato vicino per arrestarli.
L’ispettore generale (CRPF) M K Sinha ha detto che 9 militari sono stati feriti nell’esplosione. Quattro tra il personale ferito è stato trasportato a Patna su un elicottero delle Forze Aree Indiane per le medicazioni, mentre altri due paramilitari erano sotto trattamento al Anugrah Narain Magadh Medical College e all’ospedale a  Gaya.
L’elicottero delle Forze Aree Indiane è stato mandato da Ranchi per evacuare i feriti.”
“una grande operazione combinata è stata lanciata sotto il comando di DIG (Magadh range) N H Khan, DIG (CRPF) Umesh Kumar e i capi di polizia del distretto per catturare i ribelli” ha aggiunto Sinha.

NEWS DALL'INDIA- IN ODISHA GIUSTIZIA POPOLARE NELLE ZONE LIBERATE, BOICOTTAGGIO DELLE ISTITUZIONI DA PARTE DEL POPOLO!


SEGUONO DUE ARTICOLI TRADOTTI DALLA STAMPA BORGHESE INDIANA RIGUARDANTI ENTRAMBI LO STATO DI ODISHA CHE METTONO IN LUCE IL FATTO CHE LA GUERRA POPOLARE MENTRE DISTRUGGE IL VECCHIO POTERE NE COSTRUISCE UNO NUOVO E POPOLARE DEMONIZZATO E SMINUITO DAI MEMBRI DI POLIZIA E DELLO STATO IN GENERALE CHE NE TEMONO L'ESPANDERSI E IL SIGNIFICATO STRATEGICO.

da "Business standard" del 20 ottobre

I Maoisti fanno saltare la tenuta delle riunioni amministrative in Odisha

Una battuta d’arresto per l’amministrazione, I Maoisti hanno compromesso la tenuta della riunione del gram sabha (riunioni locali pubbliche e amministrative n.d.r.) in 4 aree panchayat (suddivisione amministrativa comprendente più villaggi della stessa area al di sotto del distretto n.d.r.) nell’area colpita dai naxaliti nel distretto di Koraput in Odisha.
“Abbiamo diffuso consapevolezza circa l’obiettivo delle riunioni di gram sabha. Gli abitanti dei villaggi sono stati sollecitati a partecipare alle riunioni, ma non si sono presentati, apparentemente per evitare l’ira maoista. Questo è successo in circa 4 aree panchayat recentemente,” ha detto oggi il Direttore del Progetto dell’Agenzia di Sviluppo Rurale del Distretto di Koraput Chudamani Seth.
I delegati che hanno raggiunto l luoghi della riunioni, sono tornati senza aver fatto nessuna riunione, ha detto.
Su 226 panchayats del distretto, non è stato possibile tenere le riunioni di gram sabha nei panchayats di Borgi e Langalbeda del blocco di Narayanpatna, nei panchayats di Kaberibadi Bandhugaon e Onkadelli del blocco di Lamtaput, ha detto un ufficiale.
Prima delle riunioni i maoisti avevano affisso dei poster in molti posti nei blocchi di Narayanpatna, Bandhugaon e Lamtaput chiedendo alla popolazione locale di boicottare le riunioni.

da The Times of India del 19 Ottobre. 

Maoisti uccidono una guardia del villaggio a Koraput 

KORAPUT:  eseguendo un’azione punitiva contro un sospetto informatore della polizia, I maoisti hanno sparato a un gram rakkhi (guardia di villaggio) nel distretto di Koraput lo scorso Martedì, due giorni dopo che i ribelli rossi lo avevano rapito dal suo villaggio. Il deceduto gram rakkhi è stato identificato come Bhagaban Naik (40) del villaggio di Girliput.
Secondo le fonti, un gruppo di circa 20 maoisti ha fatto irruzione nella casa di Naik, situata ad una distanza di 60 KM da qui, Martedi notte ai limiti della giurisdizione della polizia di  Boipariguda e lo hanno portato con loro.
Gli abitanti del villaggio hanno trovato il corpo di Naik giacente in un lago di sangue in una strada nella foresta tra Girliput e il villaggio di Majhiguda Mercoledì mattina. “ Naik si era rifiutato di andare con i ribelli, ma dopo che gli avevano assicurato che sarebbe stato liberato dopo una discussione su alcune questioni, è andato con loro ma non è mai tornato,” ha dichiarato un abitante del villaggio di Girliput.
Un abitante del villaggio ha detto che Naik era l’unico membro attivo della famiglia. Dopo la sua morte, la famiglia è bisognosa di un’ immediata assistenza governativa.
Il Machkund dalam (tribunale popolare n.d.r.) del Partito Comunista dell’India (Maoista), che ha rivendicato la responsabilità dell’azione, ha detto in una lettera lasciata sul luogo del crimine che il
gram rakkhi è stato ucciso per agire come informatore di polizia. 

“Naik è stato punito perché stava passando informazioni circa il movimento maoista nell’area alla polizia. Chiunque lavora come informatore della polizia incontrerà un simile destino,” dalla lettera maoista.
La polizia ha smentito la dichiarazione dei maoisti che il deceduto era un informatore della polizia. “Naik non era un nostro informatore. Abbiamo la nostra rete di fonti per raccogliere informazioni per le nostre operazioni anti-maoiste.
Non dipendiamo mai dalle guardie di villaggio per l’informazione sui maoisti perché raramente vengono alle rispettive stazioni di polizia” ha dichiarato il Sopraintendente di Polizia di Koraput Awinash Kumar.
Secondo il Sopraintendente, i maoisti uccidono qualcuno per risolvere i loro affari personali e li etichettano come informatori di polizia per raccogliere la simpatia pubblica.
Poche settimane fa, i maoisti avevano ucciso due gram rakkhi nel distretto di Malkangiri con simili accuse di essere informatori della polizia.

giovedì 18 ottobre 2012

VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE:L’altro fronte di battaglia della Guerra Popolare in India: “le luminose trincee di combattimento”.



In India, la “democrazia più grande del mondo”, ovvero democrazia borghese sinonimo di dittatura della borghesia e del capitale, i rivoluzionari prigionieri sono un pericolo e fanno paura al sistema anche nelle carceri.
Infatti mentre la più grande rivoluzione del mondo fronteggia la controrivoluzione genocida dello stato fascista indiano che rade al suolo interi villaggi per spianare il terreno (letteralmente) alle multinazionali, stupra e uccide “minoranze etniche”, sottomette intere nazioni all’interno dell’Unione Indiana, un altro fronte di lotta rivoluzionario che si sviluppa è quello dei prigionieri rivoluzionari nelle carceri.

Una doverosa premessa va fatta in onore dei tanti compagni del Partito Comunista dell’India (maoista) che fatti prigionieri vengono torturati e interrogati illegalmente e poi uccisi a sangue freddo inscenando falsi scontri, gli esempi più noti riguardano i compagni Azad e Kishenji, il primo ucciso nel 2009 mentre si stava recando ad un incontro con il nemico per eventuali negoziati di tregua mentre il secondo ucciso lo scorso anno, entrambi rivoluzionari per decenni con abnegazione e molto amati dal popolo come dimostrano le immagini dei funerali a cui hanno partecipato migliaia di persone. Sicuramente lo stato indiano per ucciderli così barbaramente avrà trovato davanti due uomini coerenti fino all’ultimo respiro all’ideale rivoluzionario.

I prigionieri rivoluzionari che arrivano vivi nelle galere indiane non vengono trattati di certo con i guanti bianchi.

Tempo fa i media indiani avevano parlato della necessità di isolamento e trasferimento dei leader maoisti in quanto in molti casi riuscivano a ricevere la solidarietà dei detenuti comuni appena questi ultimi venivano a conoscenza dell’attività “criminale” causa dell’incarceramento dei rivoluzionari e secondariamente si è scoperto che durante le ore d’aria i rivoluzionari in molte prigioni tenevano dei veri e propri corsi di marxismo e organizzavano i detenuti perché venissero rispettati alcuni loro diritti carcerari violati.

Questo è quello che il presidente Gonzalo (di cui recentemente si è celebrato il ventesimo anniversario della sua cattura) del Partito Comunista del Perù definì come attività rivoluzionaria nelle “luminose trincee di combattimento” e propria dei prigionieri comunisti che in tutto il mondo, lungi dall’abbattersi trasformano una situazione oggettivamente “sfavorevole” in potenzialmente favorevole e complementare al resto della lotta rivoluzionaria.

Per capire quanto paura faccia alla borghesia la prospettiva rivoluzionaria incarnate in uomini e donne del popolo basta citare un recente episodio dello scorso 5 Ottobre in cui si è negato ad una prigioniera maoista malata il ricovero in ospedale nonostante sia stato raccomandato dai dottori. Immediatamente altri 3 compagni prigionieri dello stesso carcere hanno iniziato uno sciopero della fame perché ciò avvenisse insieme ad un’altra richiesta.

Non solo in India ma in tutto il mondo la borghesia reagisce con la repressione verso i rivoluzionari di cui a paura anche da morti! Come successo lo scorso 1 ottobre a Roma verso 5 compagni rei di aver affisso un manifesto commemorativo di Luigi Fallico compagno rivoluzionario morto in carcere  all’età di 59 anni lo scorso anno proprio per assenza di cure mediche.

Nonostante i vuoti proclami scritti nelle loro costituzioni “democratiche” la borghesia prova sempre a criminalizzare l’idea stessa di rivoluzione condannando alla detenzione anche compagni prigionieri in forma preventiva che materialmente non hanno “commesso il fatto”, vedi il caso di Luigi ancora in attesa di giudizio ma “condannato a morte”, perché l’idea di cambiamento e di rivoluzione sociale viene percepita di per se come un pericolo.

Caso più unico che raro e in un certo senso controcorrente è stato il pronunciamento dell’Alta Corte di Giustizia di Bombay lo scorso 3 ottobre in merito a due simpatizzanti maoisti in stato di fermo e in attesa della convalida dell’arresto negata appunto dal tribunale in quanto “ un numero di persone e influenzata e attratta dalla filosofia maoista a causa dell’oppressione dei settori più deboli della società. Anche i ricorrenti, come un certo numero di persone, potrebbero essere stati influenzati e impressionati dalla filosofia maoista”.

Lungi da noi avere fiducia nella giustizia dei tribunali borghesi, citare questo fatto però serve per mettere ancor di più in luce quanta contraddizione ci sia in questo sistema che proclama di essere il più democratico possibile e , salvo rarissimi casi, viola persino le sue stesse leggi.

Finche i proletari e le masse popolari non avranno nelle loro mani il potere politico la maggioranza della popolazione vivrà sotto la dittatura di un’infima minoranza, la Guerra Popolare in India e le altre rivoluzioni in corso ci mostrano che un’altra via è possibile e necessaria per una società equa e giusta, per questo la Guerra Popolare in India va supportata attivamente partecipando alla Conferenza Internazionale di Sostegno che si terrà il prossimo 24 Novembre ad Amburgo.

Per info: csgpindia@gmail.com

giovedì 11 ottobre 2012

NEWS DALL'INDIA-Arundhati Roy: “Revocare il divieto allo RDF”



La recente messa al bando del Fronte Democratico Rivoluzionario (FDR) in Andhra Pradesh è l’ultimo di alcuni passi fascisti del governo indiano contro gli attivisti democratici e rivoluzionari. Arundhati Roy ha appoggiato una crescente protesta a questo divieto, come sotto riportato.


la nota scrittrice Arundhati Roy con lo scrittore rivoluzionario Varavara Rao al meeting dell'Associazione degli Scrittori Rivoluzionari a Hyderabad


HyderabadIndian Express News Service, 24 Settembre 2012.

La scrittrice e attivista sociale Arundhati Roy, domenica ha chiesto un immediato ritiro della messa a bando imposto al Fronte Democratico Rivoluzionario nello stato.
Rivolgendosi all’incontro in un meeting organizzato dal Viplava Rachaitala Sangham (Associazione degli Scrittori Rivoluzionari) contro la messa a bando, Roy ha definito il divieto incostituzionale e ha esortato i membri di continuare le loro battaglie contro la violenza di stato. “Il FDR non è un’organizzazione armata. Le sue attività sono consoni con la costituzione indiana. Quindi perchè è fuorilegge?,” ha chiesto.
Tuttavia, ha detto che il divieto aveva indirettamente  fatto crescere forte il FDR. “La messa a bando ha indirettamente beneficiate lo FDR e il legame tra i suoi membri e con il popolo cresce profondamente,” ha detto.
Ha lodato i membri dello FDR per combattere per i diritti umani dei dalits e degli adivasi nell’India rurale.
“Il divieto ha costretto i membri dello FDR ad una migrazione di massa da Hyderabad sia verso Delhi che le parti rurali dello stato ma l’organizzazione è cresciuta ancora più forte nella capitale dello stato”, indicando al rigonfiamento dei suoi ranghi durante la prima conferenza nazionale dello FDR a Hyderabad ad Aprile scorso.
Tuttavia, è sembrata un po’ delusa non trovando espressioni di emozione o rabbia sulle facce dei membri dello FDR contro la messa a bando.
“Abbiamo smesso di pensare nel combattere contro l’ineguaglianza e la discriminazione nella società. È per questo che non ci arrabbiamo,” ha spiegato.
Il FDR si è limitato ad organizzare incontri di protesta contro la violazione dei diritti costituzionali.
È infelice che i governi stanno ancora usando leggi coloniali oppressive per opprimere i diritti democratici del popolo, ha detto il presidente dell’unità di stato del RPI e vecchio avvocato dell’alta corte Bojja Tarakam. Virasam segretario di stato Varalakshmi, il presidente dello HRF S Jeevan Kumar ha parlato in questa occasione. Il FDR esistente da 7 anni è un’organizzazione democratica attiva in India nel combattere per i diritti degli oppressi

mercoledì 10 ottobre 2012

NEWS DALL'INDIA- LA GUERRA POPOLARE DIFENDE LE SUE ROCCAFORTI E SI PREPARA AL CONTRO-ATTACCO!


SEGUE LA TRADUZIONE DI DUE ARTICOLI: IL PRIMO TRATTO DAL DE "INDIAN EXPRESS" DEL 30 SETTEMBRE IN CUI SI CERCA MALAMENTE DI PRESENTARE L'OPERAZIONE GOVERNATIVA COME UN SUCCESSO. ANCOR PIU' NEL SECONDO TRATTO INVECE DAL DE "LIVE MINT & THE WALL STREET JOURNAL" DEL 4 OTTOBRE, SI DENOTA COME INVECE LA LEADERSHIP MAOISTA STIA PIANIFICANDO UN CONTRO-ATTACCO CHE STA INIZIANDO A METTERE IN PRATICA GIA' IN QUESTI GIORNI.




La battaglia contro I gruppi maoisti sta per essere vinta “lentamente ma con costanza”, con le forze di sicurezza che hanno guadagnato il controllo di oltre 5000 km quadrati negli ultimi  anni, ha detto l’attuale capo della Forza di Riserva Centrale di Polizia (CPRF) K Vijay.

Tuttavia, altri 6000 km quadrati, principalmente nel sud Chhattisgarh e nelle aree confinanti dell’Orissa, Andhra Pradesh e Maharashtra, continuano a rimanere quasi completamente fuori portata per le forze di sicurezza, Kumar, che si è ritirato Lunedì, ha detto al The Sunday Express.
“lentamente ma con costanza siamo stati in grado di stabilire la nostra presenza in alcune aree che erano precedentemente state tenute dai maoisti. Saranda (in Jharkhand) è un esempio molto di successo. Ci sono stati risultati incoraggianti in Jharkand, e anche in parti del Bihar e Orissa.
Adesso siamo in una situazione di restituire queste aree alle amministrazioni locali e statali in modo che lo sviluppo e altri lavori possano incominciare” ha detto Kumar.
“ La più grande sfida adesso rimane è quella conosciuta come Abujmaad area. Sud e Sud-ovest del Chhattisgarh, il distretto confinante di Gadchiroli in Maharashtra e l’area Malkangiri in Orissa sono regioni dove i gruppi maoisti continuano ad avere quasi il totale controllo.
Questo in totale è circa 6000 km quadrati dove noi abbiamo una piccola rappresentnza, ha detto.
La CPRF ha fatto la sua prima sortita nell’area Abujmaad a Marzo quest’anno, un’operazione che Kumar ha descritto come di natura “esplorativa”.
“Dal 1988, la gente in quest’area ha vissuto sotto questi gruppi (Maoisti). Per quasi 25 anni adesso, non hanno conosciuto cosa sia un governo attuale. Nessuno può essere incolpato. Ma adesso dobbiamo ristabilire la supremazia del governo,” ha detto. “a parte queste aree, l’influenza dei maoisti si sta riducendo in tutto” ha dichiarato.
Kumar ha detto che la strategia a 2 fronti del governo contro i maoisti, azioni combinate di polizia e lavori di sviluppo, forse necessita di essere implementata con un altro impegno simultaneo, rivitalizzare l’attività politica in queste aree.
“Questo treppiedi deve essere messo in atto in modo equilibrato” ha detto.


Il piano d’azione maoista.
L’aspetto principale sottolinea un ritorno alle basi, infliggere perdite per prendere armi e munizioni.

Usabeda non è facile da trovare. Non è segnata su molte mappe. Questo borgo nel nuovo distretto del Chhattisgarh di Narainpur, generato dal Bastar all’inizio di quest’anno, giace vicino al  confine di stato con l’irrequieto distretto di Gadchiroli del Maharashtra. E vicino Usabeda, in quello che continua fermamente ad essere la Zona Rossa, adesso arrivano notizie che diversi leader e quadri del Partito Comunista dell’India (Maoista) abbiano avuto una discussione sulla tattica e la strategia terminata il 26 Settembre. Ciò che è accaduto è illuminante.
Nelle colonne dell’ultima settimana, è discusso come il CPI(M) è sotto pressione, ed è un bisogno urgente creare un santuario alternativo per la sua leadership direttamente all’est dell’Orissa per trovare una via d’uscita dalla zona dei ribelli di Dandakaranya, che comprende il Chhattisgarh meridionale e grandi estensioni di Gadchiroli. Al meeting di Usabeda, sembra che i ribelli maoisti sono arrivati alle vie e ai modi per provare a mantenere il loro possesso del Dandakaranya. E, insieme, la completa creazione di un corridoio lungo il confine occidentale dell’Orissa con il Chhattisgarh per collegarsi con i compagni ancora più a nord in Jharkand; il santuario dovrebbe formare il centro del corridoio.
Il meeting sembra essersi focalizzato molto sugli aspetti militari della ribellione, e il piano di azione, per così dire, il compito di capo militare della zona è del Dandakaranya.
Per i principianti, il piano dei ribelli è di rinforzarsi di non meno di 100 quadri per le operazioni. Questo è stato quasi immediatamente notato il 29 Settembre. Si stima che circa 150 ribelli hanno attaccato 40 membri della Forza di Polizia Armata del Chhattisgarh vicino Metapara nel distretto di Sukma, il più meridionale dello stato; la polizia era fuori a liberare la giungla per un eliporto. Due agenti sono stati feriti, ma sono riusciti a evitare l’attacco. Dalle informazioni disponibili, il piano ribelle è di praticare questo approccio nei tre distretti meridionali del Chhattisgarh di Dantewada, Sukma and Bijapur, gli ultimi due sono nati dal Dantewada all’inizio di quest’anno.

Secondo punto del meeting di Usabeda: fino ad un riesame divenuto necessario, attacchi di massa ai campi delle forze di sicurezza è meglio non provarli. L’uso di quello che nel gergo militare è ordigni esplosivi improvvisati, o IEDs, è quello che deve essere fatto per colpire il personale con questi grappoli, sostenuti da piccole “squadre d’azione” per disturbare le truppe nei campi. L’aspetto principale dell’approccio, in un senso, sottolinea un ritorno alle basi, l’operare standard del manuale dei ribelli di Dandakaranya: infliggere perdite per la principale ragione di raccogliere armi e munizioni per aumentare la linea di rifornimento.
A tal fine,  la pratica provata e riprovata di attirare le forze di sicurezza in imboscate con tutti i modi di tattiche diversive, false informazioni circa movimento e numero di ribelli, e questo, continuerà ad essere impiegato.
Questo è particolarmente difficile per le forze di sicurezza dato che per loro è una situazione difficile sia se rispondi sia se no.

Mentre l’intento dei maoisti è chiaro e spedito, puntellare la forza in Chhattisgarh e irrompere e consolidare nuove aree per ritardare un’eventualità di essere con le spalle al muro, la risposta dalle forze di sicurezza, comprendente la polizia di vari stati e i paramilitari controllati dal ministro dell’interno, e come essere inadeguata e complicata.
È un finto segreto sia negli ambienti ribelli che di sicurezza che nel Chhattisgarh meridionale, a dispetto di decine di migliaia di paramilitari mandati per missioni di pattugliamento e controllo, essenzialmente conducono la vita nel campo e sono abbastanza facilmente molestati e intimoriti dalla leggenda della battaglia che un raggruppamento relativamente molto inferiore di leadership maoista, e quadri armati, reclutati largamente dal Dandakaranya, ha guadagnato negli ultimi 10 anni.
Da indicazioni disponibili, i ribelli hanno anche l’obiettivo di creare il Corridoio di Orissa per la stessa ragione che disturba il sonno a qualcuno dell’establishment: l’eguale finto segreto che, più in la va la risposta contro i ribelli maoisti, il governo di Orissa e la polizia hanno deboli collegamenti tra intenti e funzionamento. Questo faciliterà un facile transito dei quadri ribelli in Jharkhand e rafforzerà il canale meridionale di armi e munizioni dal Bhiar e Jharkand verso l’Orissa e Dandakaranya. La Creazione di un santuario alternato per la leadership lungo queste terre di confine e anche progredito di molto. Se l’establishment di sicurezza sta configurando una conclusione di medio termine, i maoisti, tra i migliori nel cambiare gioco nel subcontinente, stanno facendo ciò che possono ritenere vantaggioso. Con le piogge quasi finite, la “stagione” per operazioni e contro operazioni adesso è aperta con l’arrivo dell’inverno e dell’estate. In queste zone di conflitto, così lontane dalle arene di euforia indotta dal conto del nuovo investimento diretto straniero dell’India e politiche fiscali, la battaglia sembra farsi affilata e, come sempre, amara.

L’autore è Sudeep Chakravarti autore di “Sole Rosso: viaggio nel Paese Naxalita (maoista n.d.r.”)e “Autostrada 39: viaggio in una terrà fratturata”.

NEWS VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE- RESOCONTO INIZIATIVA A PARIGI


Verbale della riunione informativa a Parigi dal Comitato di sostegno della rivoluzione in India
Sabato 28 Settembre scorso si è tenuta una conferenza sulla Guerra Popolare in India
Dopo una presentazione della storia del movimento comunista indiano (che è possibile tracciare con il documentario sottotitolato in franceseTrailBlazingA Journey Through Indian Revolution) abbiamo diffuso un documentario di Vanessa Dougnac, David Muntaner e Vicky Loga, Naxalites : le Salut Rouge.

Abbiamo poi presentato la Conferenza Internazionale di Sostegno della Guerra Popolare in Indiache si terrà ad Amburgo il 24 novembre e la campagna internazionale che l'accompagna
Rinnoviamo l'invito a tutti coloro che desiderano parteciparvi di contattare il nostro comitato per organizzare la partenza comunecsrinde@yahoo.fr.


domenica 7 ottobre 2012

NEWS DALL'INDIA VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE- LA DIFFERENZA TRA IL "GOVERNO MAOISTA", IL GOVERNO E I REVISIONISTI.


Traduzione dall'articolo apparso sul The times of india lo scorso 5 ottobre dal titolo fuorviante "I Maoisti supportano l’emigrazione." L'articolo pur non volendo probabilmente, mostra la differenza dell'approccio sul problema dell'immigrazione nelle zone liberate e governate di fatto dal PCI (M) in cui il popolo autorganizzandosi sotto la guida del PCI(M) crea da se le proprie opportunità di vita, al contrario dell'approccio governativo che essendo parte del problema si limità a proibire l'immigrazione di chi cerca migliori prospettive di vita, ma anche rispetto a partiti istituzionali sedicenti comunisti anch'essi parte del problema in quanto si limitano da un lato a strillare contro il governo dall'altro a non dare alternative eccetto organizzare conferenze sterili con il fine di dare "suggerimenti" al governo stesso.

RANCHI:  Al tempo in cui i partiti politici stanno provando a controllare la migrazione di lavoratori nel nome di contrastare la tratta umana, il PCI(maoista) operativo nei villaggi della foresta dello stato ha accusato il governo e i partiti politici istituzionali di aver portato via il loro diritto base di guadagnare per vivere. Ammettendo che un grande numero di abitanti dei villaggi migra anche dai distretti dove c’è una notevole presenza maoista, un vecchio ideologo maoista ha detto che a meno che non sono capaci di provvedere alle opportunità di vita degli abitanti (leggi le organizzazioni maoiste), non hanno il diritto di fermarli dalla migrazione per guadagnare da vivere per la loro famiglia.

“Non possiamo mettere un divieto alla migrazione come il governo sta provando ad imporre perché il popolo lascia i propri villaggi in cerca di lavori quando non trova l’opportunità di coltivare a causa di siccità o scarsezza di opportunità d’impiego al livello locale”, ha detto un leader maoista.
Descrivendo la lotta di classe per l’autonomia economica dei tribali come il principale attrezzo del loro rafforzamento, il portavoce del Comitato Regionale Jharkand Bihar Simant del PCI (maoista), Manas, ha detto che il  PCI(M) aveva scavato pozzi per provvedere a sistemi di irrigazione agli abitanti nella loro area di dominio. “ In alcuni posti del Chhattisgarh e in alcune delle aree di confine in Jharkhand, il commercio dei prodotti della foresta è controllato da noi in cui molti abitanti sono stati impiegati così che possono guadagnarsi da vivere””, ha detto aggiungendo che non hanno da obiettare se la gente sceglie di migrare negli stati confinanti in cerca di lavoro. 

Il Partito Comunista dell’India (Marxista-Leninista), un altro partito di sinistra che si occupa dei problemi dei lavoratori, ha formato la Pravasi Mazdoor Union a Giridih da cui centinaia di lavoratori sono andati nei paesi del Golfo (Arabo n.d.r.) in cerca di lavoro. Il deputato del CPI(ML) Vinod Singh ha detto che nonostante il governo aveva annunciato una politica per risarcire i membri delle famiglie dei lavoratori che sono morti facendo lavori pericolosi, nessuno ha ricevuto i soldi fino ad oggi. Riluttante a fermare con la forza le persone che si spostano in cerca di lavoro, Singh ha detto che ci vorrebbe un corretto sistema di registrazione di lavoratori e dove i membri delle loro famiglie devono spostarsi. “Siamo preoccupati a provvedere per una vita sicura ai lavoratori e alle loro famiglie invece di forzarli a stare a casa e morire di fame,” ha detto. Il CPI-ML ha pianificato una conferenza per i lavoratori migranti subito dopo il Durga Puja per discutere il problema del loro ritorno a casa.

NEWS VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE- Ribelli maoisti danneggiano strade, bloccano il traffico in Chhattisgarh.


Traduzione da "Newtrack India" del  02 ottobre.

I ribelli maoisti in Chhattisgarh, chiedendo la liberazione di due dei loro compagni arrestati, avevano bloccato il traffico e ostruito le strade nel distretto di Sukma, hanno dichiarato ufficiali di polizia martedì.
I ribelli stavano anche osservando una settimana di protesta per fare pressione e far ritirare l’esercito e le forze paramilitari dalla regione, hanno aggiunto gli ufficiali.
I ribelli hanno disturbato il traffico sulla NH-221 abbattendo alberi in diversi punti e scavando due pozzi in un punto tra Kukanar e Tongpal nel distretto di Sukma nel Bastar. Per premere sulla loro domanda di rilascio di due dei loro compagni arrestati, hanno detto ufficiali di polizia.
Il Sopraintendente di Polizia di Sukma Abhishek Sandilya Martedì ha detto a IANS: “la polizia ha raggiunto il sito e liberato il traffico. Il normale movimento  dei veicoli sulla strada è stato ripristinato dalla sera.”

Notoriamente, i ribelli maoisti stanno osservando una settimana di protesta, chiedendo la fine di un’operazione contro di loro (l’Operazione Green Hunt n.d.r.) ed il ritiro dell’esercito e delle forze paramilitari dal Bastar, il focolaio delle attività maoista in Chhattisgarh da oltre una decade.
Rafforzando la loro protesta, i ribelli hanno tagliato alberi in diversi punti sull’Autostrada Nazionale-221 che connette il quartier generale di divisione di Jagdalpur nel remoto Bastar con l’Andra Pradesh, passando per Sukma e Konta.
A causa del blocco non dichiarato, il traffico pesante è stato visto bloccato su entrambi i lati della strada.
Temendo la violenza dei maoisti centinaia di camionisti e autisti di altri veicoli hanno passato la notte all’aperto.
Quando il personale di polizia da Jagdalpur e Tongpal hanno raggiunto il sito, gli stessi autisti hanno riempito i pozzi profondi con malta e il traffico è stato liberato.
I guerriglieri maoisti avevano anche attaccato grandi poster in diversi punti sulla strada spiegando le loro richieste per il rilascio dei loro due attivisti dalla custodia di polizia, la fine dell’operazione contro di loro ed il ritiro dell’esercito dal Bastar.

venerdì 5 ottobre 2012

NEWS DALL'INDIA- I MAOISTI SPARANO UN RAZZO SU UNA CENTRALE DI POLIZIA


DAL THE DAILY PIONEER DEL 3 OTTOBRE. ARTICOLO CHE METTE IN LUCE LO SCONTRO IN ATTO, E LA BRUTALITA' DELLE FORZE REPRESSIVE IMPEGNATE NELL'OPERAZIONE GREEN HUNT.

Per la prima volta dopo un paio di mesi, i guerriglieri maoisti martedì mattina hanno sparato un missile alla stazione di polizia di Golapalli nel distretto di Sukma nella remota regione di Bastar .
 Il personale di polizia, tuttavia, è fuggito illeso dato che l’esplosivo ha fallito nell’esplosione, ha detto un officiale di polizia .

In un altro incidente, una donna ribelle è stata uccisa dalle forze di sicurezza nel distretto di Bijapur.

Il Sopraintendente della Polizia di Sukma Abhishek Sandilya ha dichiarato al The Pioneer che i ribelli maoisti hanno sparato un razzo alla stazione di polizia di Golapalli da una base nella vicina giungla. Tuttavia, il dispositivo è caduto a pochi metri dalla stazione e non è esploso. La polizia ha sequestrato l’oggetto per esaminarlo.
L’agente di polizia ha informato ulteriormente che quando tutto lo staff era riunito nella mattinata alla stazione di polizia di Golapalli, all’improvviso un oggetto simile a un missile è caduto a circa 30 metri lontano la stazione di polizia.
Forse è stato lanciato da un lanciarazzi. Fortunatamente, non è esploso evitando una grande tragedia, ha aggiunto.
Inoltre, una donna ribelle maoista è stata uccisa dalle forze di sicurezza in una battaglia durata un’ora nel distretto di Bijapur, martedì mattina. Secondo il sopraintendente di polizia del distretto di
Bijapur, Prashant Agrawa, una squadra congiunta della Forza Centrale di Riserva di Polizia dal campo di Korsaguda e polizia del distretto hanno condotto un’operazione di ricerca vicino l’area di Sarkeguda martedì mattina dove era sospettato che i guerriglieri maoisti si stessero nascondendo.
Mentre conducevano l’operazione di ricerca, i quadri maoisti incominciarono un fuoco indiscriminato sulla squadra di ricerca. Anche le forze di sicurezza hanno preso posizione e hanno risposto.
Dopo un’ora di sparatoria, i ribelli maoisti si sono diretti nell’area di foresta densa.
Nella ricerca, le forze di sicurezza hanno recuperato il corpo di una donna guerrigliera maoista, forse la comandante del gruppo come suggeriscono i suoi vestiti, e hanno anche sequestrato due pistole artigianali, due bombe e una gran quantità di oggetti di uso quotidiano dal sito dello scontro.
Gli agenti di polizia stanno provando a identificare la ribelle maoista caduta.
Sarkeguda è un villaggio della foresta situato nel distretto di Bijapur dove 17 abitanti sono stati uccisi in un presunto scontro con le forze di sicurezza il 28 giugno attirando la condanna di tutta la nazione dai gruppi dei diritti umani

NEWS DALL'INDIA- Poliziotti di Hyderabad sospettano il ruolo dei maoisti nel fomentare disordini


Traduzione da "Business standard" del  1 ottobre. La polizia di Hyderabad, capitale dello stato indiano dell'Andra Pradesh, sospetta che i maoisti abbiano avuto un ruolo nella marcia di protesta  indipendentista della regione di Telangana attualmente facente parte di questo stato.





Il Commissario di Polizia Anurag Sharma oggi ha detto che il ruolo degli “estremisti di sinistra”è sospettato essere quello di fomentare la violenza risultante in un grande danno alle proprietà e incendio doloso dato che gli attivisti hanno sfidato gli ordini proibitivi e si sono uniti alla “marcia di Telangana” per uno stato separato.

“Ci sono imput che alcuni gruppi di estrema sinistra hanno infiltrato il movimento guidando attacchi a proprietà private e altri danni,” Sharma ha detto alla conferenza stampa tenuta qui a margine dei violenti scontri tra gli attivisti pro-Telangana e la polizia in alcune parti della città per tutto il giorno.
Sharma ha detto che il Comitato Politico di Azione Congiunta Telangana (JAC), quanto dice, è tornato a  organizzare una marcia pacifica sebbene la polizia ha esercitato il massimo moderazione nel reprimere le proteste che hanno causato danni alla proprietà e incendi dolosi.
“Nonostante abbiamo provato a fare il nostro meglio facendo tutti gli accordi e anche dato ai manifestanti aree specifiche, strade in mezzo il viale i.E Sanjeevaiya Park su Necklace Road, ma alcuni di loro hanno provato a rompere le barricate a Tankbund dove l’immersione degli idoli di Ganesha era in corso.
Hanno anche violato il regolamento proibitivo e quando la polizia ha obiettato, hanno tirato pietre alla polizia, ha dichiarato Sharma.
Ha stimato il numero degli attivisti pro-Telangana partecipanti alla marcia a 80.000-100000.
Un danno complessivo a proprietà pubbliche e private, Sharma ha detto che, 25 veicoli della polizia sono stati danneggiati, 3 di essi bruciati, mentre una cabina ferroviaria e un tratto di binario vicino la stazione di Necklace Road sono state anche danneggiate.
“Inoltre, i manifestanti hanno tirato pietre ai treni, attaccato giornalisti e danneggiato 2  furgoni di 2 canali telegu,” ha detto.

Sharma ha dichiarato che in tutto 19 poliziotti sono stati feriti, due seriamente, nel lancio di pietre.
SP (intelligence) Rajasekhar e l’ispettore di polizia Gopala Rao sono stati seriamente feriti dopo essere stati colpiti da pietre, ha detto, aggiungendo che 4-5 manifestanti sono stati feriti dalle manganellate (lathi in realtà ovvero bastoni di legno n.d.r.).
La polizia ha usato la massima moderazione e ha usato gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e infine lathi “miti” per provare a sedare la violenza, ha aggiunto Sharma.

mercoledì 3 ottobre 2012

NEWS VERSO LA CONFERENZA- I DOGMATO REVISIONISTI ATTACCANO LA CONFERENZA... DAI LORO COMPUTER! COMUNICATO DEL PCMF


"Quando il nemico ci attacca, è una cosa buona" Mao Tse-Tung

Il P «c» «mlm» (partito francese n.d.r..) sempre più provocatore!

Presente solo su Internet, questo aborto, spara pesantemente contro tutto ciò che si muove nel campo della rivoluzione. Dopo aver attaccato la lotta di classe operaia in Piccardia, i produttori di latte in lotta, gli antifascisti, oggi, se la prende con il sostegno alla Guerra Popolare in India. È il capofila della linea nera.

Il suo ultimo articolo è un attacco contro tutte e tutti coloro che hanno simpatia per la guerra popolare in India, contro tutti coloro che sostengono la guerra popolare.

In collera contro lo svolgimento di una riunione internazionale a sostegno della guerra popolare il cui obiettivo è quello di rompere l'accerchiamento di cui essa è oggetto egli attacca a 360 gradi, la Verein der Neuen Demokratie-Nuevo Perù (Associazione di Nuova Democrazia - Nuovo Perù), perché secondo lui oggi la VND sostiene la guerra popolare in India, mentre il Partito Comunista del Perù avrebbe descritto questa guerra popolare come "riformismo armato". La VND secondo lui "prostituisce l'ideologia su una linea anti-imperialista."

Cerca di dare lezioni, il provocatore e distruttore che dice "E' certamente difficile conoscere la situazione in Perù.”?

E' arrabbiato per il fatto che tutti i maoisti che egli definisce "centristi" parteciperanno al "congresso". Questi sedicenti “centristi” avrebbero “rigettato il PCP [ultima notizia!] per sostenere Prachanda e adesso cercano di guadagnare qualcosa sostenendo la rivoluzione indiana".

Che i partiti definiti "centristi" abbiano sostenuto il Partito Comunista del Nepal non è una scoperta, ma colui che dà lezioni, che è completamente al di fuori della lotta di classe pratica, non vuole vedere gli interrogativi e le riserve che questi differenti partiti hanno espresso dal 2006. Non vuole vedere la lotta lenta e tardiva dell'opposizione in seno al PCN, la rottura che ha portato alla creazione del Partito Comunista del Nepal - Maoista. Staremo a vedere se i compagni nepalesi saranno capaci di "superare la deviazione", è questa la dinamica.

D'altra parte, il bisogno pressante del momento, nato direttamente dalla situazione concreta della guerra popolare in India, è quello di rompere il silenzio e l'accerchiamento intorno al Partito Comunista dell'India (Maoista).

Il beffardo continua il suo attacco:

"Allo stesso modo troveremo ad Amburgo alcune organizzazioni che rappresentano la linea errata che esistono in Germania: la linea antimperialista della frazione " rossi" dei post-antifascisti autonomi".

"Questa linea, per quanto interessante possa essere, è una caricatura della linea anti-imperialista degli anni '80, fondata sul sostegno alla RAF e la costruzione di un fronte antimperialista armato nell'Europa occidentale.
Questo grande tentativo rivoluzionario di quegli anni, non è stato un successo..."

"I rivoluzionari tedeschi non hanno alcuna analisi della formazione della nazione tedesca, non hanno mai studiato la questione centrale per la Germania rappresentata dal “romanticismo”, non hanno mai studiato la questione dell'influenza degli “junkers” e la contraddizione città/campagna...”

Poi continua contro il Partito Comunista maoista - Italia, l'MKP (Partito Comunista Maoista di Turchia/Nord-Kurrdistan n.d.r.) e il Partito Comunista maiosta -Francia che sono “diventati i principali artefici del "centrismo".

Il fatto è che questo partito di internet scollegato dalle masse non vuole vedere il complesso sviluppo del movimento maoista, non vuole vedere la decantazione ideologica che attraverso tutti i partiti tutte le organizzazioni: “l'uno si divide in due”. Questo dogmatico non comprende niente circa la legge del movimento e si aggrappa al dogma come una pulce si attacca alla pelle. Questo è il partito del soggettivismo, perché non si rimette mai in questione.

Cosa dice nell'intervista” il presidente Gonzalo parlando delle lotte armate degli anni '80 in Europa? "Non si tratta di condannare, ma di capire"; e ancora: "Siamo convinti che meritano molta attenzione da parte nostra"; " molti errori possono essere stati fatti, chi non ne commette? Ma sono loro stessi che impareranno dai loro errori. "

Chi cerca oggi di sviluppare e rafforzare il movimento rivoluzionario, il movimento maoista? Quelle e quelli che si organizzano con i maoisti definiti "centristi", non i dogmatici nascosti dietro lo schermo di un computer, e che sviluppano l'organizzazione e il movimento di massa nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse; ma anche quelle e quelli che cercano una soluzione alla crisi, una via rivoluzionaria, gli anti-imperialisti che sostengono la guerra popolare e la vogliono far conoscere a coloro che gli stanno intorno, ispirandosi ad essa e dandosi i mezzi per arrivarci costruendo gli strumenti necessari per portarla avanti.
Certamente non un cyber-partito che ha affermato che Sarkozy era il rappresentante della borghesia industriale nell'epoca in cui regna come non mai il capitale finanziario cui si sottomette l'apparato statale.

Ma perché una tale rabbia contro la tenuta di questa Conferenza?
Dietro questo attacco c'è la volontà di impedire la riconciliazione degli antimperialisti odierni e dei maoisti; di impedire il raggruppamento delle forze rivoluzionarie; di prevenire la formazione di partiti maoisti impegnati nella lotta di classe; impedire la formazione del fronte rivoluzionario anticapitalista antifascista e popolare e, infine, l'avvio della guerra popolare nelle condizioni dei paesi imperialisti e nelle condizioni specifiche di ciascuno di essi.

Per parafrasare Mao, i reazionari “alzano una pietra per lasciarsela ricadere sui piedi".

VIVA LA TENUTA DELLA CONFERENZA DI AMBURGO PER SOSTENERE LA GUERRA POPOLARE IN INDIA!
ALLONTANARE I PROVOCATORI!