domenica 7 ottobre 2012

NEWS VERSO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE- Ribelli maoisti danneggiano strade, bloccano il traffico in Chhattisgarh.


Traduzione da "Newtrack India" del  02 ottobre.

I ribelli maoisti in Chhattisgarh, chiedendo la liberazione di due dei loro compagni arrestati, avevano bloccato il traffico e ostruito le strade nel distretto di Sukma, hanno dichiarato ufficiali di polizia martedì.
I ribelli stavano anche osservando una settimana di protesta per fare pressione e far ritirare l’esercito e le forze paramilitari dalla regione, hanno aggiunto gli ufficiali.
I ribelli hanno disturbato il traffico sulla NH-221 abbattendo alberi in diversi punti e scavando due pozzi in un punto tra Kukanar e Tongpal nel distretto di Sukma nel Bastar. Per premere sulla loro domanda di rilascio di due dei loro compagni arrestati, hanno detto ufficiali di polizia.
Il Sopraintendente di Polizia di Sukma Abhishek Sandilya Martedì ha detto a IANS: “la polizia ha raggiunto il sito e liberato il traffico. Il normale movimento  dei veicoli sulla strada è stato ripristinato dalla sera.”

Notoriamente, i ribelli maoisti stanno osservando una settimana di protesta, chiedendo la fine di un’operazione contro di loro (l’Operazione Green Hunt n.d.r.) ed il ritiro dell’esercito e delle forze paramilitari dal Bastar, il focolaio delle attività maoista in Chhattisgarh da oltre una decade.
Rafforzando la loro protesta, i ribelli hanno tagliato alberi in diversi punti sull’Autostrada Nazionale-221 che connette il quartier generale di divisione di Jagdalpur nel remoto Bastar con l’Andra Pradesh, passando per Sukma e Konta.
A causa del blocco non dichiarato, il traffico pesante è stato visto bloccato su entrambi i lati della strada.
Temendo la violenza dei maoisti centinaia di camionisti e autisti di altri veicoli hanno passato la notte all’aperto.
Quando il personale di polizia da Jagdalpur e Tongpal hanno raggiunto il sito, gli stessi autisti hanno riempito i pozzi profondi con malta e il traffico è stato liberato.
I guerriglieri maoisti avevano anche attaccato grandi poster in diversi punti sulla strada spiegando le loro richieste per il rilascio dei loro due attivisti dalla custodia di polizia, la fine dell’operazione contro di loro ed il ritiro dell’esercito dal Bastar.

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